22 Ottobre 2016

Focus – De Boer e i “rivitalizzati”: da Santon a Medel… chi sarà il prossimo?

Nella costante discussione sul nuovo tecnico nerazzurro, alcuni sottovalutano il modo in cui de Boer stia recuperando alcuni giocatori messi a margine e dando nuova linfa ad altri

COMO, ITALY - AUGUST 17: Head coach Frank de Boer (R0 and Mauro Icardi smile during the FC Internazionale training session at the club's training ground at Appiano Gentile on August 17, 2016 in Como, Italy. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

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DAVIDE SANTON

Santon

Partiamo proprio da quello più insperato e sorprendente. Dopo la mancata cessione al Sunderland per discussioni contrattuali e le due bocciature alle visite mediche collezionate tra NapoliWest Ham, il destino di Davide Santon sembrava quello di ottenere qualche presenza da subentrante e niente più, in attesa di nuove offerte o della scadenza del contratto a giugno 2018. Invece, a con grande sorpresa dell’ambiente nerazzurro, il Bambino è diventato un titolare inamovibile di questa prima Inter di de Boer, con ben presenze in 8 partite di campionato e un assist fondamentale all’esordio stagionale in Europa League, contro il Southampton, dopo la panchina nella sconfitta contro l’Hapoel Be’er Sheva e la mancata convocazione per la trasferta di Praga. In campionato, ben 592 minuti disputati sui 720 disponibili, con le ultime prestazioni in crescendo, nonostante i risultati altalenanti della squadra. L’impressione è che occorra insistere schierandolo sulla fascia sinistra, ruolo prediletto dal terzino lanciato da Mourinho, per via della possibilità di accentrarsi o fingere di farlo, per poi crossare di sinistro, come in occasione del gol di Candreva al Southampton. In questo modo, Santon aggiunge imprevedibilità alla manovra offensiva e, in fase difensiva, mostra una buona solidità e ottime statistiche nell’uno contro uno: dall’87% di successi in media in campionato ai 4 contrasti vinti su 4 nella partita di Europa League. Per migliorare ancora, da limare i dati riguardanti i duelli aerei, dove Santon supera a stento il 55% e quelli sui tackle, che il terzino nerazzurro perde in due occasioni su tre. In ogni caso, il lavoro di de Boer è evidente e sta restituendo all’Inter un giocatore trasformato nel ruolo meno fornito.

[Dati di Squawka.com]