22 Ottobre 2016

Focus – De Boer e i “rivitalizzati”: da Santon a Medel… chi sarà il prossimo?

Nella costante discussione sul nuovo tecnico nerazzurro, alcuni sottovalutano il modo in cui de Boer stia recuperando alcuni giocatori messi a margine e dando nuova linfa ad altri

COMO, ITALY - AUGUST 17: Head coach Frank de Boer (R0 and Mauro Icardi smile during the FC Internazionale training session at the club's training ground at Appiano Gentile on August 17, 2016 in Como, Italy. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

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GARY MEDEL

Medel

Dopo averlo provato come interno di centrocampo in Inter-Palermo, Frank de Boer ha capito che il posto di Medel è la mediana, complice anche il parziale insuccesso dell’esperimento Banega regista, che ha fatto pagare un evidente miglioramento della manovra con troppi palloni persi nella prima transizione di uscita. In ogni caso, riportando il Pitbull al suo ruolo naturale, il mister della Beneamata è riuscito a limitarne i difetti, mettendo in luce quanto di buono il giocatore cileno può dare all’Inter. Seppur lasciandolo come unico pivot davanti alla difesa, il tecnico olandese ha sgravato Medel di ogni compito di impostazione, lasciando alla fantasia di João Mario Banega questo onere, e permettendogli di fare il suo lavoro, ossia quello di recuperare palloni e ostruire il gioco avversario. A onor del vero, i due giocatori in questione sono arrivati quest’anno e de Boer è stato l’unico a poterli utilizzare, ma è stato bravo a tornare sui suoi passi dopo aver cercato di invertire le posizioni di MedelBanega e a studiare questo tipo di soluzione del problema. A dimostrazione del successo di questo cambiamento, c’è un 92% di passaggi riusciti, che significa che Gary preferisce giocare corto per i compagni oppure azzardare il lancio lungo soltanto quando non si tratta di una giocata forzata, ma di quella necessaria. A coronare ulteriormente il miglioramento di Medel, ecco la statistica di OptaPaolo, che premia il cileno come re dei contrasti in Serie A, con una percentuale di tackle vinti del 94,7%. In attesa che la squadra trovi una quadra definitiva e che si evitino i momenti di sbandamento interni alle partite, il Pitbull da un bel calcione alle critiche sulla sua tecnica e dimostra che non è necessario essere un regista, per occupare la posizione di mediano davanti alla difesa.