12 Febbraio 2016

FOCUS – Fiorentina-Inter, non solo i tre punti in palio. E come cambierebbe la classifica?

Tutte le vittorie valgono tre punti, i pareggi uno e le sconfitte zero. E la classifica finale è la somma di tutti i punti ottenuti dalle combinazioni dei tre unici risultati possibili nelle gare disputate in campionato. Se il calcio fosse solo questo, parleremmo di uno sport comunque imprevedibile, ma non tanto quanto lo sia in […]
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Tutte le vittorie valgono tre punti, i pareggi uno e le sconfitte zero. E la classifica finale è la somma di tutti i punti ottenuti dalle combinazioni dei tre unici risultati possibili nelle gare disputate in campionato. Se il calcio fosse solo questo, parleremmo di uno sport comunque imprevedibile, ma non tanto quanto lo sia in realtà. Partite come Fiorentina-Inter, o la stessa Juventus-Napoli della sera prima, valgono più dei consueti tre punti. Non è questione di voler rendere cruciale ciò che non lo è, perché non si sbaglia quando si sostiene che la gara di domenica sera non sarà così decisiva nei termini dell’assegnamento del terzo posto – se si considerano le sole Juventus e Napoli come pretendenti allo Scudetto, e quindi già prima e seconda, non prevedendo il crollo di nessuna delle due solidissime compagini – ma occorre anche prendere atto che certe sfide non servano solamente a modificare la classifica.

Innanzitutto, battere la Fiorentina significherebbe riappropriarsi del terzo posto in solitaria, che manca da quasi un mese, lasciando che Roma e Milan, le altre due principali concorrenti per il terzo posto, abbiano l’occasione di avvicinarsi alla Fiorentina (dipende dai risultati di Carpi-Roma e Milan-Genoa) e di metterle dunque pressione. Allo stesso modo, perdendo con i Viola, si rischierebbe il sorpasso da parte della Roma, che, battendo il Carpi, gioverebbe della sconfitta di una delle due squadre per superarla in classifica. Di seguito, analizziamo le possibili combinazioni di risultati e le conseguenti classifiche delle pretendenti al terzo posto ad esse relative.

(Classifica attuale: Fiorentina 46, Inter 45, Roma 44 Milan 40)

N.B: Il Milan non è inserito nelle proiezioni di classifica, dal momento che non effettuerebbe nessun sorpasso nella giornata in corso, ma occorre tenere presente che, in caso di vittoria, andrebbe a 43 punti, insidiando quindi chiunque perderà punti tra Inter, Fiorentina e Roma.

VITTORIA FIORENTINA, VITTORIA ROMA
Fiorentina 49, Roma 47, Inter 45
VITTORIA FIORENTINA, PAREGGIO ROMA
Fiorentina 49, Inter & Roma 45
VITTORIA FIORENTINA, SCONFITTA ROMA
Fiorentina 49, Inter 45, Roma 44
VITTORIA INTER, VITTORIA ROMA
Inter 48, Roma 47, Fiorentina 46
VITTORIA INTER, PAREGGIO ROMA
Inter 48, Fiorentina 46, Roma 45 
VITTORIA INTER, SCONFITTA ROMA
Inter 48, Fiorentina 46, Roma 44
PAREGGIO FIORENTINA-INTER, VITTORIA ROMA
Fiorentina & Roma 47, Inter 46
PAREGGIO FIORENTINA-INTER, PAREGGIO ROMA
Fiorentina 47, Inter 46, Roma 45
PAREGGIO FIORENTINA-INTER, SCONFITTA ROMA
Fiorentina 47, Inter 46, Roma 44

 

Come si può facilmente evincere, tornare da Firenze senza una vittoria significherebbe dover continuare a inseguire, già dalla giornata dopo, almeno una squadra, se non due, in caso di vittoria della Roma. Al contrario, una vittoria permetterebbe di guardare dall’alto, seppur di poco, le pretendenti all’accesso ai preliminari di Champions League.

Prendendo come esempio la gara di andata, con l’altisonante capitombolo dell’Inter a San Siro, si può notare la difficoltà dei nerazzurri a ritrovare la vittoria: dopo le 5 vittorie consecutive prima dello scontro con la Fiorentina, ci sono stati infatti tre pareggi – parzialmente giustificabili con il peso di un avversario come la Juventus o dalle trasferte mai semplici come quelle di Genova, sponda Sampdoria, e Palermo – che hanno fatto traballare per un attimo le certezze della Beneamata. A onor del vero, l’Inter del dopo-batosta non ha mai dato segni di cedimento notevoli, nonostante le quattro giornate totali senza vittoria. Paradossalmente, è sembrata accusare maggiormente il colpo dalla sconfitta casalinga contro la Lazio nel finale, che è stata poi seguita dall’ancor più rocambolesco 0-1 firmato Sassuolo alla prima gara in casa del 2016.

I Viola, invece, hanno ottenuto grande forza e consapevolezza dalla vittoria a San Siro, ottenendo un secco 3-0 contro l’Atalanta. Il caso ha però voluto che la compagine di Paulo Sousa dovesse poi affrontare in serie il Napoli di Maurizio Sarri, reduce dalle vittorie consecutive contro Juventus e Milan, e la Roma di Garcia, che arrivava a Firenze forte di nove punti nelle ultime tre partite e ben 12 gol segnati tra Carpi, Palermo ed Empoli. Considerando anche il momento della Fiorentina, con il distacco tra la società e l’allenatore, una sconfitta in una gara così importante potrebbe deludere i tifosi, legati al tecnico ma in disaccordo con la proprietà, colpevole, a loro modo di vedere, di non voler far fare il salto di qualità alla squadra. L’entusiasmo della piazza viola, che vede il terzo posto come un bel sogno piuttosto che come un obiettivo irrinunciabile, potrebbe rappresentare dunque un’arma a doppio taglio: dare la spinta per la corsa alla qualificazione in Champions, in caso di vittoria, o iniziare a spegnersi in nome di disfattismi (forse) prematuri.

Un pareggio, proiezioni di classifica alla mano, sarebbe abbastanza deleterio per entrambe, che darebbero chance a Roma e Milan di avvicinarsi, ma sarebbe il risultato che consentirebbe di mantenere ancora più aperta la serrata lotta al terzo posto per tutte le pretendenti.