13 Ottobre 2016

FOCUS – Un mese di tempo per sapere chi siamo

Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, l'Inter si prepara ad affrontare un mese decisivo al termine del quale sapremo dove sarà possibile arrivare.

La sconfitta subita a Roma ha lasciato un grosso amaro in bocca in casa Inter. La sensazione di aver regalato in modo ingenuo la vittoria alla squadra di Spalletti è molto forte, ma altrettanto forte è la consapevolezza di aver disputato un’ottima partita in casa di una diretta concorrente per un piazzamento in zona Champions League.

“Contro la Roma che è una grande squadra, abbiamo dominato per 70 minuti e non sono molte le squadre ad averlo fatto. Questo è un buon segnale e quando la squadra riuscirà a farlo con più costanza, arriveranno anche i punti”

[Frank de Boer]

Anche de Boer dunque è rimasto soddisfatto dalla prova fornita dalla sua squadra, toccando però un aspetto di fondamentale importanza per riuscire a compiere il salto di qualità che manca all’Inter per diventare davvero competitiva: vale a dire la continuità.
Quando si parla di “continuità”, si fa riferimento sia a quella relativa alle diverse partite, ma anche alle prestazioni messe in campo nell’arco dei 90 minuti. Finora infatti la squadra di de Boer si è resa protagonista di spezzoni di match di altissima intensità e concentrazione, ma non è riuscita ad essere continua, alternando ai momenti di “up”, dei momenti di “down” clamorosi: frangenti di match che spesso ci sono costati cari in termini di risultati, non consentendoci di conquistare punti che avremmo ampiamente meritato di conquistare.
L’ex tecnico dell’Ajax dunque dovrà lavorare molto sulla concentrazione dei suoi calciatori, cercando di esaltare quanto di buono è già stato mostrato in questa primissima parte di stagione.

EMPOLI, ITALY - SEPTEMBER 21: Frank de Boer manager of FC Internazionale during the Serie A match between Empoli FC and FC Internazionale at Stadio Carlo Castellani on September 21, 2016 in Empoli, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Siamo quindi in cerca di risposte, risposte che dovranno arrivare al più presto per rimanere agganciati al treno che ha come destinazione finale la Champions League. In tal senso, il prossimo ciclo di partite che attendono l’Inter – prima della nuova sosta per gli impegni delle nazionali – potrà dirci molto sulle reali ambizioni della Beneamata.
Cinque sfide di campionato (Cagliari, Atalanta, Torino, Sampdoria e Crotone) e due di Europa League (andata e ritorno con il Southampton), questo è il menù nerazzurro per le prossime settimane.
Un calendario che in questo momento tende la mano alla squadra di de Boer: in campionato infatti, almeno sulla carta, l’Inter potrebbe addirittura centrare il filotto di vittorie, sfruttando gli scontri diretti che ci saranno tra le altre big del campionato (a partire da Napoli-Roma di sabato pomeriggio) per recuperare punti importanti sulle avversarie. Sul fronte Europa League invece, se si vorrà provare a centrare la qualificazione al turno successivo, si dovranno necessariamente conquistare almeno 4 punti con gli inglesi, rinviando poi alle sfide con Hapol Be’er Shave e Sparta Praga l’appuntamento con il destino in Europa League.

Di discorsi fatti sulla carta però, in passato l’Inter è spesso morta, fallendo ogni appuntamento che potesse imprimere una svolta decisiva alla stagione. Partendo da questo presupposto dunque, l’obiettivo dei nerazzurri deve essere quello di pensare ad una partita alla volta, cercando di non guardare la classifica, ma inseguendo quel miglioramento a livello di gioco e concentrazione che potrà rappresentare la molla decisiva per far volare la Beneamata.
Tra poco meno di un mese quindi sapremo dove sarà possibile arrivare, sapremo cosa vorrà diventare da grande l’Inter di de Boer.