16 Giugno 2016

FOCUS – Servono idee chiare e… un modulo

Il mercato dell'Inter non è ancora entrato nel vivo, ma in casa nerazzurra non si dovranno commettere gli errori del passato. Servono idee chiare su moduli e calciatori.

In attesa della ratifica ufficiale del passaggio di proprietà della maggioranza dell’Inter da Erick Thohir al Suning Group, il mercato della Beneamata di fatto non è ancora iniziato.

ausilio sampdoria-genoa

I nomi accostati alla Beneamata, come in ogni sessione di calciomercato che si rispetti, sono moltissimi, ma in queste ore si parla insistentemente di due profili che sarebbero stati esplicitamente richiesti da Roberto Mancini: vale a dire Yaya Tourè e Antonio Candreva.
Il valore dei due calciatori non si discute e di certo andrebbero a rinforzare sensibilmente la rosa a disposizione del tecnico di Jesi. Quel che però ogni interista auspica è il non ripetersi degli errori commessi la scorsa estate.
Quest’anno infatti, sarà assolutamente fondamentale stabilire già oggi il modulo sul quale ripartire dalla prossima stagione, cercando di piazzare colpi mirati, funzionali al nuovo modulo di riferimento. La scorsa estate abbiamo inseguito per tre mesi Ivan Perisic, esterno d’attacco, perfetto in un 4231 o 433. Insieme al croato però, a Milano è sbarcato Stevan Jovetic: il calciatore montenegrino ha delle caratteristiche ben precise e dunque era chiaro sin dal primo momento il fatto che non avrebbe potuto ricoprire il ruolo di esterno d’attacco. Nonostante questo, la società ha deciso di acquistarlo, finendo per trasformare la rosa nerazzurra in una coperta troppo corta. Jovetic e Perisic faticavano a convivere e l’unica soluzione per vederli giocare insieme, senza snaturarli, era quella di schierare la squadra con il 4231. Questo modulo però aveva una chiara controindicazione: nella rosa, oltre al diligente Biabiany, non avevamo un vero e proprio esterno destro d’attacco e quindi anche il 4231 finiva per essere un modulo complicato da attuare con continuità.
Nel corso della prossima stagione dunque si dovrà evitare di cadere nuovamente in certi equivoci tattici e per scongiurare questo pericolo sarà importantissimo realizzare il mercato avendo ben chiaro in mente il progetto tattico che si vorrà perseguire.

intervista llorente

Se infatti prendiamo come esempio l’arrivo di Banega, possiamo fin da subito fare delle considerazioni di natura tattica. Il calciatore argentino si è reso protagonista di grandi prestazioni con la maglia del Siviglia, giocando nel ruolo di trequartista. E’ in quel ruolo che ha dato il meglio e dunque, sarebbe consigliabile continuare ad impiegarlo in quella zona del campo.
Da questa considerazione, ne nasce un’altra: se dovesse arrivare anche Yaya Tourè, come convivrebbero i due? In un 4231 infatti, entrambi danno il meglio dietro alla punta centrale e quindi impiegarli nei due di centrocampo potrebbe significare depotenziarne le qualità.
Questo chiaramente è solo un esempio di quello che potrebbe accadere e degli equivoci tattici che si verrebbero a creare se la costruzione della squadra non dovesse essere fatta con raziocinio. Questo errore lo abbiamo commesso già in passato, cerchiamo di non ripeterlo. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, e noi con il diavolo storicamente abbiamo ben poco a che fare.