29 Ottobre 2015

FOCUS – Solidità e sterilità, due facce della stessa medaglia

10 gol in 10 giornate di campionato, questo è lo score dell'Inter in avvio di stagione. Numeri deludenti che spingono a porsi una domanda: a questa Inter basterà la solidità difensiva per restare ai vertici della classifica?
recupero torino

Ci sono momenti in una stagione che possono segnare una svolta decisiva in positivo o in negativo: uno di quei momenti lo abbiamo vissuto a Bologna.
In pieno recupero, allo stadio Dall’Ara, l’occasione capitata sui piedi di Mattia Destro ha rappresentato una vera e propria “sliding doors”.
Non è difficile immaginare cosa sarebbe accaduto se Destro avesse realizzato il gol dell’ex, soprattutto considerando le innumerevoli critiche che l’Inter di Mancini sta ricevendo, pur essendo riuscita a conquistare i tre punti.
Se il Bologna avesse pareggiato si sarebbe consumato lo psicodramma nerazzurro, si sarebbe parlato di “ennesima stagione fallimentare“, di “squadra in crisi di gioco e di risultati“, di “allenatore in confusione” e via discorrendo.
Per nostra fortuna però, l’imprecisione di Destro da un lato e la reattività di Handanovic dall’altro, ci hanno permesso di ottenere una vittoria tanto importante, quanto sofferta.
Sofferta non perché il Bologna abbia creato chissà quali pericoli alla porta nerazzurra – di fatto il primo tiro verso lo specchio dei rossoblù è arrivato a tempo scaduto – ma per le gigantesche difficoltà che abbiamo palesato nell’impensierire il portiere avversario.
Solidità e sterilità stanno diventando due facce della stessa medaglia quando si parla dell’Inter di Mancini. Se infatti è innegabile come la squadra allenata dal tecnico di Jesi stia dando risposte assolutamente convincenti dal punto di vista della tenuta difensiva – su 10 partite la nostra porta è rimasta inviolata in 6 circostanze – è altrettanto innegabile come ci sia molto da lavorare sulla fase offensiva.

icardi

Dopo 10 giornate Mancini non è ancora riuscito a trovare la quadratura del cerchio ed è chiaro come in questo momento la coperta nerazzurra sia troppo corta: la tanto ricercata solidità sta diventando sinonimo di sterilità e questo aspetto per il proseguimento della stagione potrebbe rappresentare un problema di difficile risoluzione per il Mancio.
Urge dunque trovare una soluzione, soluzione che può risiedere nell’adozione di un modulo che sfrutti maggiormente le corsie laterali.
È sintomatico come a Bologna, l’Inter sia riuscita ad essere pericolosa solo dopo l’espulsione di Melo: questo non perché “in 10 uomini si gioca meglio“, ma per la diversa disposizione tattica della squadra.
Con l’uscita forzata di Melo, ci siamo schierati con il 441: Brozovic è andato a ricoprire il ruolo di centrale di centrocampo, in coppia con Kondogbia, ed entrambi sono parsi maggiormente a loro agio in quella posizione, mentre Perisic da una parte e Ljajic dall’altra si sono allargati sulle corsie laterali, lasciando a Icardi il compito di guidare l’attacco.
Con questa disposizione, pur senza dare spettacolo, siamo riusciti ad essere più pericolosi e a muoverci in modo più armonico in campo. La stessa cosa era successa a Genova con la Sampdoria quando, nel secondo tempo e con il risultato da recuperare, Mancini ci aveva disposto con un 4231 che vedeva sulle fasce la presenza di Perisic e Biabiany.

trevisani perisic inter

Insomma è chiaro come sia arrivato il momento di cambiare qualcosa e di farlo alla svelta.
Osservando la classifica non si può che essere soddisfatti di questo inizio di campionato, siamo appaiati o vicini a squadre come Napoli e Roma, chiaramente più forti e complete di noi, ma per restare ai vertici, la solidità difensiva non basta, serve altro. Sarà compito di Mancini far compiere il salto di qualità definitivo alla squadra, accompagnando alla solidità una maggiore pericolosità offensiva.
10 gol in 10 giornate sono decisamente troppo pochi per non credere che si possa e si debba migliorare, a partire dalla sfida contro la Roma.
Appuntamento dunque a sabato sera: Mancini e i tifosi sono alla ricerca di risposte importanti ed il test contro la capolista potrà chiarire meglio dove potrà arrivare questa Inter.