1 Marzo 2019

Meglio tardi che mai? Grinta Nainggolan: il Ninja lotta per prendersi (finalmente) l’Inter sulle spalle

Le ultime prestazioni del belga fanno ben sperare i tifosi nerazzurri

L’Inter aveva bisogno di Nainggolan e Nainggolan aveva bisogno dell’Inter. Inseguito per più sessioni di mercato il belga si è poi unito alla banda Spalletti per far fare il definitivo salto di qualità ai nerazzurri soprattutto in quel reparto, il centrocampo, in cui negli ultimi anni mancava una personalità di spicco.

Fra infortuni e vicende extra campo però, in molti si sono chiesti se per l’Inter fosse stato un buon affare scambiarlo con Zaniolo, che nel frattempo ha conquistato le prime pagine con la maglia della Roma. La svolta che tutti si attendevano questa volta sembra essere arrivata: tardiva e “silenziosa”, ma è arrivata. Insomma: meglio tardi che mai.

La nuova era di Nainggolan all’Inter ha inizio nella complicata trasferta di Parma, dopo la clamorosa sconfitta in casa contro il Bologna. Sembra essere un altro giocatore: corre per quattro, non perde mai palla ma soprattutto verticalizza. L’Inter trova velocità d’azione e maggior pressing offensivo. Nell’ultima uscita di Icardi capitano il Ninja non delude: i nerazzurri vincono ma è lui la vera sorpresa con tanto di assist vincente per Lautaro Martinez, entrato per dare maggior peso là davanti.

Una caso, pensa qualcuno. In realtà è solo l’inizio: a dare continuità di prestazioni il doppio confronto di Europa League contro il Rapid Vienna nei sedicesimi di finali. In trasferta l’Inter ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo e infatti a spiccare nella partita di Vienna saranno in pochi. Il meglio arriva al ritorno quando il collettivo spicca sul singolo e, nonostante il Ninja non comparisse tra i quattro marcatori, è risultato uno dei migliori in campo con la sola traversa a impedirgli la rete. Il collante perfetto tra centrocampo e attacco, grinta, corsa, cattiveria agonistica e quel vizio del gol che a Roma aveva iniziato a prendere in posizione più avanzata. Tra i marcatori finirà nella gara interna vinta contro la Sampdoria, un gol dopo un paio di tentavi andati a vuoto dal limite dell’area. Ed è proprio quando l’Inter perde il suo simbolo (Icardi) che Nainggolan è emerso come se dovesse prenderla per mano e trascinarla lontana dalle difficoltà. La rocambolesca partita di Firenze ha permesso al numero 14 nerazzurro di servire l’assist del momentaneo pareggio siglato da Vecino ma, aldilà del risultato finale, è chiaro a tutti che ora Nainggolan stia ritrovando il suo stato di forma ottimale e che per cercare di regalare all’Inter il definitivo salto di qualità sulla trequarti.

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