22 Aprile 2019

Nove anni, undici allenatori: nel dopo-Mourinho (quasi) nessuno meglio del tanto criticato Spalletti. Tutti i tecnici punto per punto

Meglio di Spalletti, in quanto a media punti, ha fatto solo Leonardo

MANCINI

mancini inter

Il primo anno andò così così (anzi: andò male),  ma non per colpa sua, certo. Era stato cacciato Mazzarri, lui ereditò una squadra non sua e dovette arrangiarsi con quello che aveva. Solite cose che gli allenatori che subentrano sembra che non sappiano, salvo poi accorgersene alle prime difficoltà e tirare fuori le suddette menate alla prima intervista utile. Poi, però, arrivò l’estate, e si decise di ripartire appunto da Mancini: fu fatto un imponente mercato in entrata, con giocatori acquistati e poi in parte immediatamente rottamati dallo stesso allenatore che li aveva tanto voluti (leggi Montoya, e precedentemente Shaqiri o altri). Risultato: l’Inter partì bene, andò in testa alla classifica ma poi mancò l’obiettivo stagionale, la Champions (arrivando quarta: allora vi si qualificavano solo prima, seconda e terza). Ma anche qui: non era colpa di Mancini, certo. C’era stato un cambio di proprietà ad annata in corso, ci furono vicende che tolsero attenzione al campo, e allora: lo jesino venne incredibilmente confermato ma poi screzi estivi con Suning (che a giugno 2016 diventa azionista di maggioranza dell’Inter) portarono alle dimissioni improvvise dell’attuale ct della Nazionale italiana, lanciando serie ombre su quella che sarebbe stata la prima stagione dell’Inter in tinta cinese.

TOTALE – 77 panchine; 36 vittorie, 18 pareggi, 23 sconfitte.

MEDIA PUNTI IN CAMPIONATO – 1,63 punti/partita.

PIAZZAMENTO IN CAMPIONATO – 8° posto (2014-2015, da subentrato), 4° posto (2015-2016).

TROFEI VINTI – nessuno.