14 Novembre 2014

ESCLUSIVA – Calcio&Finanza: “Mancini è un investimento sui futuri ricavi”

Mancini Ingaggio   

Con l’avvento bis di Roberto Mancini, in pochi hanno dubbi sul miglioramento tecnico della squadra. Sono in molti invece a nutrire seri dubbi sul destino finanziario di una Società che già naviga in cattive acque e l’aggravio di uno stipendio di un allenatore Top per il campionato italiano porta in dote molti interrogativi. Per dissipare qualche dubbio, la redazione di PassioneInter.com ha consultato in esclusiva gli esperti di Calcio&Finanza.it. Ecco di seguito le loro considerazioni:

Come può l’Inter, al netto dei risaputi problemi finanziari, potersi permettere due stipendi così onerosi come quello dell’allenatore uscente Mazzarri e del nuovo tecnico Mancini? “Nell’immediato, non se lo potrebbe permettere. Ma c’è da sottolineare come nell’esercizio corrente (2014-15) l’Inter avrà un miglioramento pur rimanendo in una situazione di forte passivo: oltre ad abbattere il monte ingaggi di circa 20 milioni, sono previsti ricavi in crescita per altri 20 mln, grazie alla partecipazione all’Europa League e all’anticipo di alcune sponsorizzazioni inizialmente previste in futuro. C’è poi la questione dei risultati: in una squadra come l’Inter, senza il responso del campo ogni possibile piano di marketing lascia il tempo che trova. Senza contare che il nuovo allenatore ricuce i rapporti con il socio di minoranza Massimo Moratti e contribuisce ad una collaborazione più proficua tra le parti.”

Come recepirà la Uefa questo provvedimento dopo l’incontro a Nyon della scorsa settimana? “Alla Uefa è stato presentato un piano di crescita ricavi e una situazione di costi in sicura riduzione. Con questa mossa, il management dell’Inter chiede più flessibilità perchè se in Italia ci siamo abituati a pensare che la spending review sia la sola soluzione, in realtà si può benissimo battere la strada dell’aumento ricavi. Ritrovare il favore e l’affetto del tifoso può essere decisivo in questo senso, perchè è sempre il tifoso il primo interlocutore di una Società calcistica. Mostrare più ambizione a raggiungere traguardi sportivi può quindi riportare allo stadio i tifosi, invogliarli a spendere nel merchandising e rivolgersi con più concretezza ai tifosi sui mercati esteri.” Quanto potrà incidere questo cambio allenatore sulle prossime sessioni di mercato? “Portarsi in casa Roberto Mancini significa portarsi in casa un professionista che ha maturato un’esperienza in Premier League, dove l’allenatore è un vero e proprio manager, responsabile dell’area tecnica. Con questo provvedimento pertanto l’Inter ambisce ad avere una figura che possa contribuire attivamente sul mercato per riconoscere i profili più interessanti senza svenarsi, garantendo perciò un miglior rapporto qualità/prezzo nella campagna acquisti. Non sarà possibile auspicare rinforzi di vero peso in questa sessione, ma in estate Mancini può sicuramente contribuire ad una buona campagna di rafforzamento.”

Questa mossa di Thohir si può dunque definire azzeccata? “Roberto Mancini è un investimento sulla squadra e quindi sui futuri ricavi. La tifoseria ritroverà l’ entusiasmo e l’affetto che si stavano perdendo con il precedente allenatore, la percezione dell’ambiente sarà più serena anche attraverso lo schermo televisivo che arriva all’estero e allo stesso costo di Walter Mazzarri c’è una figura che può incidere nell’intera area tecnica. In conclusione, ci sentiamo di stare dalla parte dell’Inter.”

La redazione di PassioneInter.com ringrazia lo staff di Calcio&Finanza per la gentilezza e la disponibilità mostrata nel corso dell’intervista. Per la riproduzione anche parziale dell’intervista citare la fonte.

di Fulvio Santucci Follow @SantucciFulvio

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