21 Giugno 2018

ESCLUSIVA – Ag. Cataliotti: “Inter? Manca poco per rientrare nei parametri Uefa. Spero che Karamoh rimanga e sui giovani…”

Abbiamo intervistato il procuratore ed esperto di diritto sportivo, Jean-Christophe Cataliotti, sulla situazione dell'Inter in rapporto ai parametri del FFP

La necessità di produrre entro il 30 giugno una serie di plusvalenze per un totale di 45 milioni di euro, sta rallentando notevolmente il mercato in entrata dell’Inter. Tuttavia, tra colpi a parametro zero ed operazioni multiple con l’inserimento dei giovani della Primavera, i nerazzurri stanno pian piano rientrando all’interno di quei parametri richiesti dalla Uefa, senza perdere allo stesso tempo colpi sul mercato. Rispetto a quanto detto, noi di Passioneinter.com ne abbiamo discusso nell’intervista in esclusiva con l’avvocato ed esperto di diritto sportivo Jean-Christophe Cataliotti.

Pochi giorni fa è uscita la notizia che l’Inter rimarrà sotto regime di settlement agreement sino al giugno 2019. Che conseguenza avrà per il mercato dell’Inter?

“Sicuramente l’Inter deve vendere per poter rientrare nei parametri Uefa, qualche giocatore della rosa dovrà essere venduto. In quest’ottica non può fare passi falsi e, come visto, non ha potuto riscattare Cancelo e Rafinha. Sta sanando la sua situazione, ma ancora è condizionata dall’accordo preso con la Uefa che scade nel 2019. Non può fare spese folli, ma deve vendere i pezzi pregiati”.

Quali sono i problemi legati alla presentazione della lista UEFA e perché si parla di lista congelata all’ultima partecipazione dell’Inter in una competizione europea?

“Una conseguenza delle sanzioni della Uefa è quella di dover presentare in lista dei giocatori per un determinato valore, quindi non può essere superato un certo tetto. Anche qui si discute se Kondogbia possa sanare la situazione oppure no, però se ne sta discutendo proprio in questi giorni”.

Ritiene corretto produrre plusvalenze con la cessione di giovani come Zaniolo e Pinamonti?

“E’ chiaro che piange sempre il cuore quando una società importante è costretta a cedere i propri gioielli giovani, ma servono anche a questo. Bisogna ricordare che le società sono delle aziende e quindi a volte il giovane ha un valore importante sotto il punto di vista della plusvalenza che può  far fare alla società, al di là dell’apporto tecnico che può dare alla squadra”.

Quali sono adesso le priorità dell’Inter?

“Da tifoso nerazzurro e da italo-francese posso dire che spero che l’Inter non si liberi di Karamoh. Viene dal Caen, secondo me ha fatto bene per quello che abbiamo visto in campionato. Può fare ancora meglio, ma anche lui rischia di essere sacrificato per sanare le casse della squadra nerazzurra. E’ un mercato ancora aperto, però l’Inter deve fare prima i conti con la Uefa. Devo dire che manca poco per rientrare a regime e poter ripartire con le prossime due sessioni di mercato”.

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