30 Luglio 2018

ESCLUSIVA – Cucchi esalta l’Inter: “Miglior difesa del campionato. Sarò eternamente grato ai tifosi nerazzurri: quello striscione…”

Fu lui a raccontare la finale di Champions League del 2010 ai radiospettatori italiani

Il suo nome, anzi la sua voce, è impressa nella storia del calcio italiano in maniera indelebile: merito degli oltre 20 anni vissuti da prima voce della storica trasmissione radiofonica “Tutto il calcio minuto per minuto”. Erano altri tempi, quando per seguire la propria squadra del cuore c’era bisogno solo di una radio. La redazione di Passioneinter.com ha avuto il piacere di poter realizzare un’intervista esclusiva con Riccardo Cucchi, la voce narrante di molte delle avventure nerazzurre dal 1994 al 2017.

La nuova stagione è ormai alle porte: quali sono le prospettive per l’Inter di Luciano Spalletti?

“Sinceramente penso che il lavoro svolto dalla società nerazzurra in sede di mercato, sia in entrata che in uscita, sia stato ottimo. Spalletti ora ha a disposizione un’ottima squadra su cui lavorare con serenità, forse è più forte di quella dello scorso anno. Inoltre mi sento di dire che ad oggi abbia a disposizione la miglior difesa del campionato, questo significa avere un buon punto di partenza”.

Lautaro Martinez in queste prime amichevoli ha sorpreso tutti. Qual è il suo giudizio sull’argentino?

“Mi sembra che il calciatore abbia “stoffa”. Ha qualità e tecnica, è un calciatore che dobbiamo scoprire e che forse non conosciamo bene. Sappiamo che le partite estive spesso possono essere ingannevoli, però penso di poter dire che il ragazzo potrebbe aiutare ad alzare il tasso tecnico della rosa, che per altro è già abbastanza elevato”.

Un calciatore in orbita Inter invece è Sime Vrsaljko: come lo vedrebbe in nerazzurro dopo un Mondiale ad alto livello?

“Rafforzerebbe ulteriormente la mia idea sulle qualità difensive dei nerazzurri, andrebbe sicuramente a rinforzare la rosa almeno sulla carta. Sarebbe un acquisto molto importante. Del resto Spalletti ama giocare un calcio in cui la fase difensiva è fondamentale: le sue squadre subiscono in genere poche reti, e la stessa Inter lo ha dimostrato lo scorso anno. Partire dal reparto difensivo, per Spalletti, è una cosa molto significativa”.

La tifoseria dell’Inter il 12 febbraio 2017 le riservò un addio molto toccante. Che ricordi ha di quella esperienza? E quale ricordo legato ai colori nerazzurri vorrebbe rivivere?

“Ho avuto la fortuna sportiva e professionale di vivere la stagione straordinaria di Mourinho, la stagione che portò allo storico Triplete. Ma soprattutto ho avuto la fortuna di vivere assieme ai tifosi interisti collegati via radio con me quella magica notte del 22 maggio 2010 a Madrid. Quella notte, che per altro è stata l’ultima che ha visto una squadra italiana alzare la Champions, è stata irripetibile per le forti emozioni che mi ha saputo trasmettere e per come l’Inter ha saputo battere gli avversari. Quella notte ed il secondo gol di Milito in particolare, quando mise a terra tutta la difesa del Bayern Monaco, penso che siano i ricordi che vorrei poter rivivere e raccontare di nuovo.

I tifosi dell’Inter sono stati eccezionali: il pomeriggio della gara con l’Empoli mi ero ripromesso di non lasciarmi andare alle emozioni, pur sapendo che sarebbe stata la mia ultima radiocronaca. Ho resistito fino a quando la Curva Nord ha esposto quello striscione straordinario che rimarrà per sempre nel mio cuore, lì mi sono tremate le ginocchia, le gambe e forse anche la voce. E’ un ricordo indelebile. Gli interisti in quel momento hanno minato le mie certezze, hanno rischiato di farmi sgorgare dall’anima certe emozioni che poi, al microfono, avrebbero creato qualche problema. Per fortuna però questo non è successo… ma ringrazierò davvero per sempre la tifoseria interista per la generosità e l’affetto nei miei confronti. Ricevere l’applauso di 40.000 persone è un’emozione irripetibile”.

La Juventus intanto acquista Cristiano Ronaldo. Sarà lui l’uomo in grado di portare i bianconeri sul tetto d’Europa eguagliando il Triplete dell’Inter del 2010?

“Il portoghese aggiungerà a questa squadra straordinaria valori tecnici importanti, la Juventus è stata fortissima in Italia e forte in Europa in questi anni. Ha raggiunto 2 finali, anche se poi le ha perse. Credo che con questo acquisto si confermino la squadra da battere, ma attenzione: non è automatico vincere la Champions League se hai Cristiano Ronaldo. Il calcio non è formato da un solo giocatore, seppur forte come il portoghese. Ci sono tante squadre forti da battere, come ad esempio Real, Barcellona o PSG. E poi c’è anche da tener conto dell’esperienza, una cosa che i bianconeri hanno. Il suo arrivo in Italia ha avuto un eco straordinario, ci ha fatto dire: ‘I grandi stranieri tornano in Serie A’, ma poi vincere la Champions è tutta un’altra cosa”.

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