28 Dicembre 2018

Dal gol fallito contro la Juventus alla rinascita di Joao Mario: Gagliardini è rimasto… al palo?

Dal derby d'Italia, in cui andò vicinissimo alla rete del vantaggio, il numero 5 non ha più ritrovato il campo. Cosa ci dobbiamo aspettare per il suo futuro?

“In campo possono scendere solo 11 giocatori”. E’ questa la risposta che probabilmente darebbe Spalletti nel caso in cui gli chiedessero perché, nelle ultime partite, Roberto Gagliardini non è più stato preso in considerazione nelle rotazioni a centrocampo. A ben vedere però, c’è qualcosa di più del normale dosaggio delle forze sotto: oggi come oggi sembra diventato a tutti gli effetti una riserva.

Il giocatore azzurro infatti è protagonista, nel corso di questa stagione e degli ultimi match in particolare, di una pericolosa fase calante, perlomeno se si guarda il minutaggio: su 18 partite disputate fino a qui dall’Inter, escluse ovviamente quelle europee che non poteva giocare visto che è rimasto fuori dalla lista Champions, Gagliardini si è seduto in panchina per 90 minuti in ben 8 match. In altri 3 è subentrato soltanto nei minuti finali, mentre è partito titolare solamente 6 volte. 589 minuti totali.

Si poteva immaginare, ad inizio stagione, che questa per lui sarebbe stata un’annata da sudare più del previsto, visto l’arrivo di Nainggolan. In estate però, i più pensavano che il numero 5 si sarebbe giocato la maglia da titolare con Vecino al fianco di Brozovic. La realtà dei fatti invece racconta di un Borja Valero in grande spolvero nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa e, soprattutto, di una crescita esponenziale ed inesorabile da parte di Joao Mario. Gli ultimi due infatti lo hanno raggiunto e superato come utilizzo: 879 per lo spagnolo, 587 minuti per il portoghese.

Joao Mario in particolare ha stupito tutti, riprendendosi di fatto il posto in campo nelle ultime partite della Beneamata, facendo vedere che può ancora dire la sua. E Gagliardini, alla fine, non vede il prato verde da quella sfortunata partita dello Juventus Stadium, persa per 1 a 0 contro i bianconeri, in cui proprio lui arrivò vicinissimo a portare in vantaggio i suoi, con un tiro ravvicinato spedito sul palo.

Il futuro ora è davvero un’incognita, se si pensa che stiamo parlando di un giocatore che solo due anni fa approdava a Milano e veniva considerato da tutti come il futuro del centrocampo del Biscione oltre che della Nazionale di Mancini.

Parlare di mercato è forse scontato ed anche prematuro. L’associazione è però logica: il giocatore non sarà di certo soddisfatto delle gerarchie che si sono create e bisogna dunque vedere se già a gennaio non chiederà di cambiare aria per trovare minuti e fiducia in un altro club. Mai come ora infatti la sua situazione sembra in bilico: vista la diminuzione di spazio intorno a lui e la crescita di alcuni compagni, Gagliardini è arrivato ad un punto di non ritorno. Lavorare per riconquistare quello che sembra gli stia sfuggendo di mano sembra l’unica via, perché di fatto ad oggi all’Inter è una riserva, seppur di buon affidamento.

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