30 Ottobre 2012

FOCUS – Al di là del Bosforo: vecchie conoscenze che militano in Turchia

di Fabri Mendes. In un romanzo dedicato alla sua nativa Istanbul, lo scrittore turco Orhan Pamuk spiega come i monumenti storici non siano reliquie protette ed esposte come in un museo ma opere che convivono con la città e che per questo affascinano i viaggiatori e gli scrittori. Non solo loro ma anche tanti sportivi durante la loro carriera sono stati spinti ad attraversare il Bosforo e a giocare per squadre turche, chi per ragioni economiche e chi per la voglia di rilanciarsi giocando in un campionato minore; approfittiamone pertanto per dare uno sguardo agli ex calciatori e allenatori del nostro campionato che vivono e lavorano attualmente in Turchia. I GUARDIANI DELLA PORTA ? Sono ben tre i portieri che militano attualmente nel campionato turco e che in passato hanno giocato in Serie A. L’ex laziale Fernando Muslera ha deciso nell’estate del 2011 alla vigilia della vittoria in Coppa America con il suo Uruguay di andarsene a giocare nel Galatasaray. Maglia da titolare, ottime parate e vittoria del campionato al primo colpo; sicuramente a Istanbul non se la sta passando male. Diversa invece la storia di Isaksson, il portiere svedese che ha un passato da giovanissimo nella Juventus e che dopo aver migrato in tanti campionati è rimasto quest?estate svincolato nonostante abbia giocato da titolare gli Europei. A ingaggiarlo è stata la squadra turca del Kasimpasa dove da titolare contribuisce all’attuale sesto posto della squadra. Chi invece in Italia ha lasciato un pessimo ricordo è il portoghese Eduardo che nella sua stagione al Genoa si è reso protagonista più per le sue goffe papere che per le parate. Dopo aver trascorso un anno in panchina al Benfica si trova adesso all’Istanbul BB dove finalmente ha ritrovato una maglia da titolare. DIFENSORI DI VECCHIA DATA ? Sono solamente due i difensori militanti nella Super Lig che hanno giocato nel nostro campionato. Trattasi dell’ex viola Ujfalusi che è alla seconda stagione al Galatasaray di Fatih Terim (anche lui vecchia conoscenza del nostro calcio) ma che a trentaquattro anni suonati ha perso il posto da titolare e soprattutto un giocatore brasiliano finito nel dimenticatoio: Fabio Bilica. L’ex difensore di Venezia, Brescia, Palermo e Ancona milita attualmente nell’Elazigspor, club in ultima posizione di cui però è un titolare fisso. Lasciata l’Italia Bilica ha giocato rispettivamente in Brasile, Germania e Romania, per poi finire nell’estate 2008 in Turchia. Dopo una stagione al Sivasspor ne ha giocate tre al Fenerbahçe e da quest?estate come detto si è trasferito a Elazig, città situata al centro-est del paese dove annualmente si registra un’escursione termica di 60° passando dai -20° invernali agli oltre 40° estivi. Per chi non lo sapesse, negli anni in Italia Bilica è rimasto famoso per aver indossato all’epoca del Venezia i guantoni da portiere durante una partita e aver poi parato niente poco di meno che un rigore a Shevchenko. ABBONDANZA A CENTROCAMPO ? E? il reparto mediano quello che conta il maggior numero di ex ?italiani?. Di Felipe Melo sanno tutti, l’ex mediano di Fiorentina e Juventus è alla seconda stagione al Galatasaray dove da subito è entrato nel cuore dei tifosi del Cim Bom. Dopo una prima stagione da assoluto protagonista il brasiliano non sta però ripetendo quanto fatto l’anno scorso e il rigore sbagliato in Champions contro il Cluj è l’ultimo episodio di una serie di prestazioni negative. Da Melo per passare ad un altro bidone juventino basta restare a Istanbul, attraversare il Bosforo e farsi un giro a Kadikoy, il quartiere del Fenerbahçe. Per i gialloblu gioca infatti da quest?anno Milos Krasic, ala comprata dal Cska Mosca per 15 mln e rivenduta dopo due stagioni per la metà. Dopo aver saltato un mese per infortunio il serbo è tornato nelle ultime partite ma paga anche lui il momento critico della squadra, ultima la partita di ieri con il crollo casalingo per 1-3 contro la rivelazione Antalyaspor. Altro giocatore è l’ex genoano Belluschi. I rossoblu non hanno fatto valere il riscatto dal Porto e così i lusitani l’hanno mandato a giocare per il Bursaspor con la stessa formula e riscatto fissato a 2,5 mln di euro. Nella città nota per il buonissimo Iskender Kebap l’argentino sta giocando con continuità ed è anche andato a segno per la prima volta qualche settimana fa nel pareggio contro il Sivasspor. Ex attaccanti della Serie A invece non ce ne sono attualmente in Turchia, da ricordare però per il nostro calcio la presenza dello slovacco Vittek, giustiziere della disastrosa Italia di Lippi ai Mondiali 2010 e attualmente al Trabzonspor. GLI EX NERAZZURRI ? L’ultima parte la riserviamo a coloro che in passato avuto l’onore di vestire la casacca nerazzurra, coloro che da Appiano Gentile sono poi finiti in Turchia. Cominciamo con Ricardo Quaresma, l’acquisto bomba della prima stagione di Mourinho e che dopo le mancate trivele a Milano e a Londra sponda Chelsea è stato venduto ai turchi del Besiktas per poco più di 7 mln nonostante Moratti l’avesse acquistato per 24 mln più il giovane Pelé. L’aria del BJK Inonu Stadium ha fatto bene all’ala portoghese che di fatto è rinato e giusto una settimana fa dichiarava alla stampa turca come il rinnovo di contratto sia in dirittura d?arrivo sebbene con ingaggio abbassato. Parlavamo di Pelé, lo ricordate? Il giovane centrocampista portoghese che si mise in mostra soprattutto in una delle tante finali di Coppa Italia contro la Roma e che fu sacrificato da Mourinho come pedina di scambio per arrivare a Quaresma. Dopo aver girovagato senza pace tra Portogallo, Inghilterra e Spagna, il giocatore nell’estate del 2010 è passato i turchi dell’Eskisehispor dove è tornato a mostrare le sue doti tanto che il club l’ha poi deciso di riscattare dal Porto ponendo così fine così al suo girovagare. Concludiamo infine con un personaggio la cui storia all’Inter è stata sicuramente tra le più passionali, stiamo parlando dell’ex tecnico Hector Cuper. Dopo aver sfiorato uno scudetto e una finale di Champions League con i nerazzurri l’allenatore si trova da circa un anno in Turchia ad allenare l’Orduspor dove sta facendo un egregio lavoro. Cuper è attualmente uno dei tecnici più apprezzati del campionato turco (tra i suoi colleghi da ricordare anche la presenza dell’ex stella croata Prosinecki che allena in Cappadocia il Kayserispor), e di recente il suo nome è stato accostato alla panchina proprio della nazionale turca causa la crisi di risultati della gestione Avci. Se son rose, fioriranno. A volte la vita è strana, dopo aver giocato ai massimi livelli ti porta lontano da casa, in un paese e una cultura tutta da scoprire ma dall’indubbio fascino. Eppure in questa vita ciò che importa non è il dove ma il come, pertanto che si tratti di camminare a San Siro o in un triste tramonto invernale tra i gabbiani in riva al Corno d?Oro poco cambia, in fin dei conti il pallone è pur sempre rotondo in ogni paese e i tifosi di qualunque squadra si emozioneranno per le giocate dei propri beniamini. Il calcio, in fin dei conti, è bello anche per questo. Fabri Mendes Follow @fabri_mendes