17 Ottobre 2012

FOCUS – Contratti in scadenza: il destino dei “senatori”

di Gianluigi Valente

C’è chi, a ragione, dice che i numeri non tradiscono mai, e forse chi lo sostiene non si sbaglia del tutto. Premesso che non siamo esperti di equazioni, medie e teoremi di Bernoulli e premesso anche che l’approccio scientifico alle cose non è mai stato il nostro forte, possiamo comunque affermare che se nella carriera di un calciatore c’è qualcosa di inconfutabile ci stiamo riferendo essenzialmente alla sua età anagrafica, alla sua età “fisica” e alla durata dei contratti che egli sottoscrive. Per questo iniziamo oggi un breve percorso (che porteremo a termine mercoledì prossimo) in cui vogliamo analizzare più o meno caso per caso i dati prima citati di ogni giocatore nerazzurro, con l’obiettivo di delineare quale può essere, alla luce dell’oggi,  l’Inter del futuro.

LA PREMESSA – Il nuovo corso interista è iniziato la sera del 23 agosto 2011, con l’ufficializzazione della cessione di Samuel Eto’o: il primo significativo addio di uno degli eroi del Triplete. Da quel momento le strategie di mercato di Branca e colleghi sono state improntate allo svecchiamento della rosa e, pian piano, si è cercato di creare nell’ambiente della ‘Pinetina’ un giusto mix fatto di uomini d’esperienza da un lato e giovani promesse dall’altro. E’ passato più di un anno da quell’addio e sono ben dieci i giocatori nuovi rispetto alla scorsa stagione, a fronte delle altrettanti illustri cessioni. Stessa ventata di novità ha investito la panchina, con la conferma del giovanissimo tecnico romano Stramaccioni dopo le esperienze non brillanti di Gasperini e Ranieri: storie arcinote.

COLOSSI – Alla luce di quanto detto, i prossimi due anni saranno decisivi: a giugno del 2013 infatti scadranno i contratti di due colossi della squadra, Samuel e Zanetti. Con loro l’Inter ha vinto ovunque, ma le carte d’identità parlano chiaro: fra cinque mesi The Wall compirà 35 anni, mentre il capitano ne ha già 39. L’ex-Real Madrid ha subito importanti infortuni in carriera e nelle ultime due stagioni non ha giocato con grandissima continuità. Di contro, se le alternative si chiamano Juan Jesus e Ranocchia, per il numero 25 potrebbe anche essere auspicabile un utilizzo ridotto, sul modello degli ultimi Cordoba e Materazzi; ovviamente in questo caso sarà necessario comunque una riduzione dell’ingaggio, che attualmente è di 3 milioni l’anno circa. Per quanto riguarda l’eterno Javier, si tratterà di capire se avrà intenzione di continuare a calcare i campi di gioco o di appendere le scarpe al chiodo: in entrambe le eventualità il suo futuro sarà a tinte nerazzurre.

MARIGA – Un altro contratto in scadenza è quello di Mariga: nella scorsa stagione il 25enne keniota è stato frenato da un brutto infortunio che lo tiene ancora ai box, ma in passato ha dimostrato di poter essere un buon guerriero in mezzo al campo. E, visto il sistema di gioco attualmente adottato da Stramaccioni, non sarebbe impensabile un rinnovo di contratto, una volta ristabilitosi fisicamente e dimostrata la sua abilità da interditore. Negli ultimi giorni si sono succedute varie notizie su una sua possibile cessione: pare che due squadre inglesi siano interessate all’ex-Parma, ma molto dipenderà dalla positività o meno delle prestazioni al suo ritorno. In realtà quello di Mariga è un nodo da sciogliere anche in relazione ad altri fattori che prenderanno forma nel 2014.

LA SVOLTA – L’anno della vera svolta, infatti, sarà il 2014, quando sono previste le scadenze dei contratti di Cambiasso, Cassano, Milito, Stankovic, Mudingay , Obi e Castellazzi. Si può dire che l’unica certezza sia relativa all’attuale secondo portiere, che fra due anni avrà 39 primavere e difficilmente continuerà a giocare. Come possiamo notare invece, saranno ben quattro i centrocampisti in scadenza: di questi, a meno di improbabili operazioni di mercato, Obi (classe ’91) rinnoverà, mentre Mudingay verrà ceduto qualora venisse rinnovato il contratto di Mariga durante questa stagione; in caso contrario potrebbe rimanere in nerazzurro. Diverso il discorso riguardante i due reduci dal Triplete: Il Drago, a 34 anni, pare ormai indirizzato verso la via del tramonto, anche a causa di quegli acciacchi piuttosto seri che l’anno scorso gli hanno permesso di scendere in campo col contagocce. Cambiasso, invece, è uno di quei giocatori che a qualsiasi età possono essere fondamentali per un allenatore: il “nuovo” ruolo, inoltre, gli permette non solo di arginare l’azione avversaria, ma anche di proporsi in impostazione; ma anche El Cuchu ha un ingaggio molto elevato (vicino ai 4 milioni di euro), così sarà necessario un adeguamento se vorrà terminare la carriera in nerazzurro.

ATTACCO DA RIFARE? – Infine sarà necessario programmare le strategie per il reparto d’attacco: il Principe nel 2014 avrà 35 anni e ha già espresso l’intenzione di chiudere la sua carriera in patria. Per tutti i tifosi nerazzurri il giorno del suo addio sarà un flusso continuo di lacrime, ma in fondo sarà la degna conclusione di un avventura straordinaria. Cassano (classe ’82), invece, potrebbe rimanere nel caso in cui la Samp non si facesse sotto per riaverlo: Fantantonio non rifiuterebbe l’offerta dei doriani. Sta di fatto che a partire dalla prossima sessione di mercato i vertici nerazzurri saranno obbligati a pensare a dei degni sostituti da vestire di nerazzurro per rendere la squadra il più competitiva possibile; come vedremo mercoledì, ci saranno delle basi molto solide su cui poggiarsi. Vi diamo quindi appuntamento alla prossima settimana per la seconda parte dello speciale sui contratti in scadenza!