12 Febbraio 2017

Focus – La grande occasione di Eder

Con le squalifiche di Perisic ed Icardi, l'Inter ha bisogno di un nuove soluzioni offensive. Può essere l'ex Sampdoria il nuovo trascinatore del reparto?

La contemporanea squalifica di Perisic ed Icardi post Juventus-inter, apre, giocoforza, le porte a nuove soluzioni tattiche da varare in vista dei due delicatissimi (opportuno sottolineare che NON saranno delle passeggiate) impegni pre Inter-Roma, crocevia della stagione nerazzurra. Inter-Empoli e Bologna-Inter sono teoricamente immaginabili come due sfide complesse, con avversari compatti e chiusi, organizzati per concedere meno occasioni possibili alla squadra allenata da Pioli, non sempre sufficientemente cinica per chiudere un determinato tipo di gare con il minimo sforzo. È ora di invertire la tendenza, provando, anche senza i due migliori marcatori a disposizione (per la prima gara, a Bologna sarà assente il solo Icardi) a sfruttare con maggiore concretezza le sempre tante occasioni create. A livello numerico, la sostituzione dei due titolatissimi, sembra un problema abbastanza relativo: Palacio, Banega, Biabiany, Barbosa, Pinamonti ed Eder garantiscono almeno un ricambio ad ognuno dei 4 inamovibili del reparto offensivo di Pioli, ma questa volta il gioco di incastri richiede uno sforzo particolare visto che, come già detto, le assenze nel primo match saranno due è particolarmente pesanti. In questo senso particolarmente rilevante può diventare il ruolo di Eder, a tutti gli effetti dodicesimo uomo di Pioli in questa prima parte di campionato con l’ex tecnico della Lazio. Eder, che nell’ipotetico gioco delle coppie divide con Perisic la casella dedicata agli esterni sinistri del 4-2-3-1, ha più volte preso parte, a gara in corso, ad una serie di match stagionali tutti differenti tra loro: è subentrato nella fase di gestione della gara contro il Pescara ma anche nell’arrembaggio contro la Juventus, ha lottato nella sconfitta di Napoli in una gara chiusa dopo un tempo di gioco ed ha fatto lo stesso nel convincente successo contro il Chievo. La sua abnegazione ed il suo perpetuo moto hanno spesso dato la possibilità a Pioli di varare soluzioni volte a sorprendere l’avversario come lo spostamento di Perisic sulla corsia opposta ed un uomo in più sulla sinistra a cercare l’inserimento. Seppur raramente inserito tra gli 11 titolari, il classe ’86 di Lauro Müller ha messo a segno cinque gol nella stagione in corso, tre in campionato e due in Europa league. Il fatto che non siano numeri da scarpa d’oro è innegabile, ma altrettanto vero è che il poco cospicuo minutaggio e l’approccio più da esterno che da attaccante hanno influito non poco sulle poche segnature del numero 23. Ciò, però, non può essere un pregiudizio valido in un momento di straordinaria necessità: Eder è ad oggi la più grande risorsa a disposizione in questo preciso momento e può a tutti gli effetti essere il nuovo trascinatore del reparto. Da prima punta quanto da esterno, il suo contributo, adesso, è fondamentale. Considerandolo il vice Icardi per le prossime due gare potrebbe interpretare, seppur in maniera differente dal capitano, un ruolo complesso che ha bisogno di precisi movimenti e dinamiche, a lui non sconosciute ai tempi di Genova. Con l’argentino condivide la grande capacità di attaccare gli spazi ed è su questo aspetto che si potrebbe far leva, relegando l’oriundo ad un ruolo più da attaccante in senso stretto che da supporto come lo è stato durante la sua esperienza in nerazzurro. Non più Eder a servizio della squadra ma la squadra al servizio di Eder. D’altronde, le alternative in questo senso sembrano latitare. Il gioco nerazzurro, in questo preciso momento, ha bisogno di un elemento in grado di occupare l’area e l’unico che può farlo in maniera quantomeno costante è proprio il numero 23: i limiti atletici dell’ormai non più fresco Palacio, l’inesperienza di Pinamonti e l’infinità di incognite attribuibili a Barbosa, fanno si che nessuno tra questi giocatori possa offrire garanzie equiparabili a quelle offerte dall’ex Samp.
La palla, a questo punto, passa proprio ad Eder: sarà in grado di non far rimpiangere Icardi?