12 Gennaio 2016

FOCUS – Non aprite quella porta

Se la madre degli imbecilli è sempre incinta, quella dei #casiInter è un rettile: depone uova, feconde ora di trovate curiose, ora di malafede, con una velocità allarmante, pronte a schiudersi tra le odorose pagine dei più importanti quotidiani sportivi. In quest’occasione, però, il caso del giorno spunta su Instagram, sul profilo di uno dei giocatori […]

Se la madre degli imbecilli è sempre incinta, quella dei #casiInter è un rettile: depone uova, feconde ora di trovate curiose, ora di malafede, con una velocità allarmante, pronte a schiudersi tra le odorose pagine dei più importanti quotidiani sportivi. In quest’occasione, però, il caso del giorno spunta su Instagram, sul profilo di uno dei giocatori simbolo dell’Inter di Mancini: Stevan Jovetic. L’attaccante montenegrino, già al centro di presunte voci che lo vedrebbero partente a giugno, ha postato sul social network la foto di una porta della propria abitazione, imbandendo così la tavola per l’ultimissima polemica relativa ai nerazzurri.

Segnale alla dirigenza? Augurio di un 2016 ricco di gol? Voglia di campo dopo le ultime indigeste panchine? Foto scattata per sbaglio? Possiamo indagare addentrandoci nel sottobosco delle congetture o attendetere una versione ufficiale, ma in ogni caso, per ora, non sappiamo cosa passi per la testa al protagonista del #casoInter di giornata. Possiamo invece analizzare la situazione calcistica del numero 10 dell’Inter.

Le ultime panchine, verosimilmente, sono state viziate da questioni tattiche: il fatto che gli acquisti estivi, per quanto qualitativi, abbiano creato una certa asimmetria nell’organico di Mancini, era cosa palese fin dai primi giorni ad Appiano dei vari Perisic, Ljajic e Jovetic. I primi due, fatti per un progetto tecnico imperniato sull’utilizzo degli esterni offensivi, il terzo, perfetto per un attacco a due punte. Per quanto i buoni risultati immediati e la tendenza del Mancio di non adottare uno schieramento base abbiano temporaneamente insabbiato la questione, quando la squadra ha iniziato ad utilizzare con discreta frequenza il 4-3-3, uno dei tre ci ha rimesso il posto, come la matematica insegna. A inizio anno è toccato un turbolento Icardi, oggi in panchina c’è Jovetic, uomo chiave dei primi risultati e attaccante più tecnico della rosa. Quando un giocatore di quel calibro e di quell’importanza inizia a rimanere fuori, il vespaio inizia a ronzare con veemenza.

Aggiungiamo alla situazione l’ingresso in campo di Rodrigo Palacio nel secondo tempo di Inter-Sassuolo, che ha disputato molti più minuti di Jojo, costretto ad accontentarsi delle briciole, e otteniamo un caso fatto di fantomatiche cessioni annunciate e polemiche a non finire. Parlare ora di dinamiche di mercato è totalmente fuori luogo, perchè il calciomercato ai tempi dei social è come fissare per due ore quelle enormi griglie piene di lettere dei giochi enigmistici: anche se non c’ nulla da dire, qualche parola riesci sempre a trovarla. Ad ogni modo, Stevan Jovetic ha dimostrato di saper fare la differenza in più occasioni e di essere un’arma strepitosa, con colpi da vero campione. Non sappiamo ancora nulla su ciò che accadrà a giugno, ma abbiamo solo una certezza: un giocatore del genere, indipendentemente da ogni questione, può essere l’ago della bilancia che ti consente di vincere alcune partite. Lo abbiamo sperimentato a inizio anno, probabilmente lo sperimenteremo ancora. Se mai ci dovesse essere una porta dalla quale farlo uscire, allora non aprite quella porta.