15 Aprile 2016

Mercato – Ecco la lista degli incedibili di Ausilio

Autofinanziamento e cessioni dei profili non da Inter: così Ausilio tenterà di regalare a Roberto Mancini una squadra più competitiva per la prossima stagione
helander inter

Il finale di stagione dell’Inter assomiglia tanto ad un film d’azione americano, dove i protagonisti fanno appello al fantomatico ‘piano B’ per uscire da qualche situazione complicata e salvare il Mondo. Ausilio e Gardini si trovano in posizioni simili: con il ‘piano A’ oramai molto lontano dal realizzarsi (la qualificazione ai preliminari di Champions League) si studiano le alternative per garantire, nella prossima stagione, un’Inter competitiva almeno su due fronti. Come scrive calciomercato.com: “Dai suoi uomini dei conti Thohir ha avuto la certezza che l’Inter rispetterà per il 2015/2016 i parametri fissati nel contratto firmato con la Uefa per il Fair-Play finanziario; trovare nuovi sponsor (i contratti di Nike e Pirelli avranno un importo base inferiore al 2015-16) e/o soprattutto un nuovo partner di minoranza cinese aiuterebbe parecchio, ma Thohir non intende comunque cedere i migliori”. 

“Handanovic, Murillo, Miranda, Brozovic, Medel, Kondogbia, Perisic e Icardi – continua calciomercato.com – resteranno e formeranno lo scheletro della prossima squadra. Vietato rinforzare le dirette concorrenti, un input che mette in forte salita eventuali corteggiamenti di Roma, Napoli e delle altre big ai gioielli nerazzurri. L’obiettivo è resistere alle offerte, a meno che non ne arrivi una impossibile da rifiutare. Ausilio e Gardini sanno che non avranno nessun tesoretto da investire e per questo hanno portato avanti l’opera di rafforzamento puntando su due parametri zero di valore come Banega ed Erkin. Per piazzare almeno un paio di colpi importanti sul mercato sarà dunque necessario monetizzare gli addii degli elementi che non rientrano nei piani come Ranocchia e Dodò. Dalla Fifa potrebbero arrivare i 10,5 milioni di Alvarez, ma il grosso è atteso dalle cessioni di Jovetic (sarà riscattato a 14,5 milioni e poi rivenduto), Santon e degli altri giovani che l’Inter ha in giro per l’Italia. In tutto una cinquantina di milioni (abbondanti). Farli bastare è l’unico modo per evitare il sacrificio di un big”.