13 Dicembre 2017

Coperta corta e ricambi (per ora) non adeguati. Inter, come intervenire nel mercato di gennaio?

Diverse criticità sono emerse dalle 'seconde linee' nerazzurre, schierate in campo contro il Pordenone

Il soffertissimo passaggio di turno in Coppa Italia dell’Inter sul Pordenone, arrivato ai rigori dopo lo 0-0 dei 120’ di gara, ha evidenziato non poche difficoltà relative alla rosa dei nerazzurri.

In particolare, i ricambi che Spalletti ha a disposizione e che ieri hanno avuto l’opportunità di mettersi in mostra, non hanno effettivamente garantito l’affidabilità che ci si sarebbe aspettati contro una squadra di categoria ben inferiore. Adesso, senza sottovalutare l’impegno e l’anima gettata in campo dagli uomini di Colucci – sebbene l’impatto e le emozioni che solo uno stadio come San Siro può trasmettere – la coperta già corta della squadra di Spalletti si riempie di interrogativi.

La gara di Tim Cup, in questo senso, ha dettato alcune certezze: che la poca incisività di Eder non può essere in grado di sostituire Icardi nel ruolo di centravanti; che senza la presenza di Borja Valero in mezzo al campo, il gioco della squadra è ritornato lento e macchinoso come nelle stagioni precedenti; che gli esterni d’attacco, Karamoh e Cancelo, non hanno sopperito al lavoro di squadra espresso settimanalmente da Perisic e Candreva, mostrando troppi individualismi e poca concretezza negli ultimi 30 metri.

Fortunatamente per i nerazzurri, però, mancano poco meno di tre settimane all’apertura del mercato di riparazione e la società, se lo riterrà opportuno, avrà l’occasione di poter allungare la rosa in quei reparti che ieri sera hanno mostrato evidenti lacune. Partiamo dalla difesa, ruolo particolarmente critico che Luciano Spalletti ha rivalutato, complice l’exploit di Skriniar, e riporato ai vecchi fasti. Nonostante i segnali positivi arrivati dall’impiego di Ranocchia, sia nella partita di Coppa Italia che nell’unica presenza da titolare in campionato contro il Chievo, servirebbe l’innesto di un altro centrale, in modo da garantire maggiore rotazione nel reparto arretrato. In tal senso anche il grave infortunio del giovane Vanheusden non ha aiutato e dunque potrebbero ritornare di moda i nomi di Iñigo Martinez, Mangala, o l’arrivo anticipato dall’Atalanta di Bastoni, già di proprietà nerazzurra.

A centrocampo si è sempre detto che l’Inter, su 5 calciatori a disposizione, può potenzialmente disporre di 5 affidabili titolari. Senza mettere in discussione il valore qualitativo di 4/5 del centrocampo nerazzurro, è senza dubbio la presenza di Borja Valero quella più importante, capace di rendere fluida e godibile la manovra interista. Considerando improbabile un investimento considerevole per un giocatore come Vidal nel mercato di gennaio, l’alternativa più credibile in questo momento sembrerebbe Javier Pastore, deluso dal poco spazio trovato al Paris Saint-Germain e sempre più in uscita da Parigi. L’argentino, inoltre, ha voglia di mettersi in luce in vista del mondiale in Russia, e la folta concorrenza nel club francese lo allontanerebbe da una eventuale chiamata del CT Sampaoli. Altra suggestione delle ultime ore, sarebbe rappresentata dal clamoroso scambio sull’asse Inter-Manchester, tra Joao Mario e Mkhitaryan.

In avanti, invece, a Spalletti farebbe sicuramente comodo un vice Icardi. In tal senso, l’attaccante del Jiangsu Roger Martinez, potrebbe risultare un nome molto caldo. Sugli esterni, come rivelato da Emery, Lucas Moura verrà quasi certamente ceduto dai parigini e potrebbe ritornare in auge sull’agenda degli uomini mercato dell’Inter. Unico nodo intorno al brasiliano, sarebbe la concorrenza della Premier League o del campionato cinese, con diversi club pronti ad acquistare il cartellino del calciatore. Altro nome potrebbe essere quello di Lamela, sempre più chiuso al Tottenham e vecchio pallino di Sabatini. E poi occhio alla difesa, dove con l’infortunio del giovanissimo Vanheusden, alle spalle dei titolari Skriniar e Miranda è rimasto il solo Ranocchia più D’Ambrosio adattabile.

Tempi duri si prospettano per Piero Ausilio e Walter Sabatini, nelle cui mani sono riposte le speranze del popolo interista. Dal mercato di gennaio, infatti, verranno fuori le reali intenzioni dell’Inter: se procedere con piccoli ritocchi che possano favorire l’accesso della squadra al ritorno in Champions League, o cercare di incrementare in maniera significativa il valore della rosa e sperare di andare ben oltre gli obiettivi prefissati ad inizio stagione.

Spalletti ha confermato che per gennaio, l’obiettivo sarà mantenere questa rosa di calciatori, sperando ovviamente anche nella crescita dei comprimaria. Dopo aver assistito ad Inter-Pordenone, il tecnico toscano sarà dello stesso avviso?

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