12 Novembre 2017

Capello: “Allo Jiangsu guardavo di continuo la classifica. L’Inter ha un allenatore intelligente”

Le parole dell'allenatore del Jiangsu sulla salvezza raggiunta e l'Inter di Spalletti

Fabio Capello, allenatore dello Jiangsu, ha parlato al Quotidiano Sportivo della sua esperienza in Cina, della Nazionale di Ventura, della Serie A e dell’Inter di Spalletti. Ecco le sue parole: “

NAZIONALE – Io al posto di Ventura? Con le nazionali ho già dato, Ancelotti ha l’età giusta, ha una grande esperienza, gli manca una panchina così.

JIANGSU – Mi sono tolto lo sfizio di prendere una squadra in zona retrocessione e di salvarla, alla faccia di quelli che mi dicevano capace di fare grandi cose solo con grandi squadre; ecco, in un mondo diverso ho salvato una squadra che sembrava condannata ricavandone una immensa soddisfazione. Ho provato cosa vuol dire guardare di continuo la classifica, non per vedermi in testa ma laggiù in fondo, dove sembra che non ce la farai mai. Salvarsi è stato emozionante più che vincere. Lavorando, come sempre, anche se in un ambiente nuovo, inedito. Ho avuto la fortuna di mettere insieme uno staff giusto in pochi giorni. Uno come Brocchi se Berlusconi gli aveva affidato il Milan – e Berlusconi se ne intende – doveva essere l’uomo giusto, e lo è stato; e Zambrotta, che conoscevo bene, l’ho scelto anche per il coraggio che ha avuto di andare a provarsi in India; Tancredi è sempre stato con me, Ventrone già lo conoscevo grande preparatore dai tempi della Juve, ho seguito le tracce di Lippi e Cannavaro e ce l’ho fatta.

CINA – Sono già la prima nazione al mondo nell’economia, nella tecnologia, lì non c’è più un pezzo di carta, una penna, vivono con gli smartphone tuttofare, sono già nel futuro. Per essere primi nel calcio gli ci vorrà una decina d’anni, un miliardo e quattrocento milioni di cinesi prima o poi saranno capaci di organizzare un settore giovanile. Hanno già tutti un lavoro. Non c’è un disoccupato. Ma il governo vuole una grande apertura sportiva e il pallone è diventato la prima passione. Pensa che per la prima volta nella storia Xi Jinping ha inserito nella direttiva dell’ultimo congresso del Partito Comunista tre righe sullo sport. Gli manca una buona programmazione, poi li vedrai vincere.

CALCIO ITALIANO – Io l’ho vista dalla Spagna, dall’Inghilterra, dalla Russia, adesso dalla Cina. Vedi, il problema è che noi troviamo sempre delle scusanti quando andiamo in crisi. Se tutto il movimento, anche il settore giovanile, non produce dalla base uno deve chiedersi, come hanno fatto i tedeschi, warum?, e correre ai ripari. Noi invece importiamo giovani dall’estero. Migliaia di scuole calcio? Solo business.

SERIE A – L’unica novità è il Napoli. Ero in Brasile con Bielsa, Tite, Paneira e convenivano: di nuovo c’è solo come gioca il Napoli. Ma devo ribadire che è troppo facile vincere quando si gioca bene, le vere squadre vincono anche nelle avversità. La Juve è sempre lì, l’Inter ha un allenatore intelligente che ha lavorato alla grande sul mercato dell’anno prima, il Milan sta lavorando sul mercato nuovo. Ha preso tanti giocatori, forse ne bastavano tre che facessero la differenza. Volevo dire anche che ammiro quelli del Crotone: la vita è dura ma sanno già che si può fare.

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