Da Quaresma a Kondogbia: dopo Figo la “7” è stregata

LA MALEDIZIONE DELLA "7" Geoffrey Kondogbia è solo l'ultimo di una serie di giocatori che, dopo l'addio di Luis Figo, hanno indossato la maglia numero 7 dell'Inter tradendo le aspettative, chi in modo clamoroso e chi meno, che si avevano al loro arrivo. Dall'addio dell'ala portoghese, infatti, la numero 7 è stata oggetto di una vera e propria maledizione: ecco tutti coloro che l'hanno indossata, da Quaresma al più recente Kondogbia, protagonista nelle ultime ore di un vero e proprio ammutinamento per forzare l'addio. SCORRI LE SCHEDE --> TRIVELA Ricardo Quaresma è stato il primo "erede" della maglia numero 7 dopo il quadriennio vissuto sulle spalle di Luis Figo: arrivato a Milano con grandissime aspettative, il connazionale dell'attuale dirigente sportivo ha però collezionato 32 presenze ed un solo gol con la maglia nerazzurra. Voluto fortemente da José Mourinho, costò quasi 25 milioni di euro. Sarà ricordato probabilmente solo per le sue trivele con l'esterno del piede. IL PAZZO Dopo la tutt'altro che indimenticabile annata di Quaresma, la numero 7 finì poi sulle spalle di Giampaolo Pazzini, arrivato a Milano nel gennaio 2011 e sceso in campo per la prima volta in uno storico Inter-Palermo nel quale si rese protagonista della rimonta nerazzurra con due gol ed un rigore procurato, che portò al definitivo 3-2 di Samuel Eto'o. Sicuramente uno dei meno peggio tra coloro che sono presenti in questa lista. Per lui, in totale, 50 presenze e 16 gol in maglia interista. IL RIMPIANTO Indubbiamente uno dei maggiori rimpianti della storia recente dell'Inter: il brasiliano Coutinho, ora al Liverpool e nel mirino del Barcellona pronto a spendere oltre 100 milioni di euro per averlo, militò all'Inter per tre anni, anche se la numero 7 restò sulle sue spalle solo per una stagione, l'ultima. A Milano fece solo intravedere tutto il suo talento, ma la definitiva esplosione avverrà solo qualche anno dopo, in Inghilterra. EL GALGO In seguito all'addio del giovane brasiliano la numero 7 passò ad Ezequiel Schelotto, arrivato dall'Atalanta nell'ultimo giorno di mercato della sessione invernale 2013. Dopo sole tre settimane dalla partita d'esordio, l'argentino realizzò uno storico gol di testa nel derby contro il Milan, che siglò il definitivo 1-1. Ricordo indimenticabile (poi tatuato addosso) per lui e per i tifosi. Forse l'unico. NUOVO BENZEMA Decisamente più anonima l'esperienza nerazzurra di Ishak Belfodil, restato a Milano un solo anno ed autore di 8 presenze ed un solo gol, in Coppa Italia contro il Trapani. L'algerino, arrivato all'Inter insieme ad Icardi e con la pesante etichetta di 'nuovo Benzema' dopo i primi lampi di talento al Parma, non mantenne decisamente le aspettative che invece, col passare degli anni, dimostrò di mantenere l'attuale capitano nerazzurro. IL CANTANTE Il penultimo ad indossare questa maglia fu Pablo Daniel Osvaldo, che la tenne per un solo anno, l'unico a Milano. Con i nerazzurri collezionò un totale di 19 presenze e 7 gol, ma il suo addio venne inevitabilmente influenzato dal litigio avvenuto allo Juventus Stadium con Mauro Icardi, in occasione della partita contro la Juventus: da quel giorno iniziarono una serie di eventi che portarono alla rottura totale col club ed alla rescissione del contratto, datata 10 febbraio 2014. Ora ha abbandonato il calcio e canta in una rock band. KONDOGBIA E arriviamo a Kondogbia, l'attuale possessore della maglia numero 7, anche se tutto fa pensare che la situazione resterà tale ancora per poco: anche il centrocampista infatti si sta rendendo protagonista di episodi spiacevoli ai danni della società, quali ad esempio l'assenza ingiustificata agli allenamenti che hanno portato alla non convocazione per l'amichevole col Betis Siviglia. Luciano Spalletti si è detto sorpreso e deluso, la società ora con ogni probabilità lo multerà e poi, alle giuste condizioni economiche, lo venderà. Dal 2015, anno in cui arrivò dopo un lungo duello col Milan scatenando l'entusiasmo clamoroso dei tifosi, in nerazzurro ha collezionato 50 presenze tutt'altro che indimenticabili. Dalle frizioni con Frank de Boer all'ammutinamento: adesso la 7 dell'Inter è pronta a cambiare nuovamente padrone. CHELSEA-INTER: AUTOGOL SHOCK DI KONDOGBIA

Da Quaresma a Kondogbia: dopo Figo la “7” è stregata

Simone Frizza - Autore

EL GALGO

Simone Frizza
- Autore