15 Febbraio 2017

Insigne: “No dall’Inter per la mia altezza. Che emozione le scarpette di Ronaldo…”

Il fantasista napoletano ha rilasciato un'intervista esclusiva al portale spagnolo. Tanti i temi toccati, dalla sua infanzia fino ad arrivare al match contro il Real Madrid

NAPLES, ITALY - NOVEMBER 30: Lorenzo Insigne of Napoli in action during the Serie A match between SSC Napoli and FC Internazionale Milano at Stadio San Paolo on November 30, 2015 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Le caratteristiche fisiche, l’estro e la fantasia di Lorenzo Insigne potrebbe lasciare intendere, a chi non lo conosce, ad una nazionalità sud americana del talento italiano. Se poi si aggiunge il fatto che il palcoscenico sul quale si esibisce è lo stesso sul quale dava spettacolo un certo Diego Armando Maradona, allora tutti i tasselli del puzzle sembrerebbero avvalorare ancor di più tale tesi. Forse per questo, in occasione della partita tra Real Madrid Napoli, il portale spagnolo El País voluto intervistare proprio il numero 24 partenopeo, toccando vari argomenti: “Non ho mai collezionato figurine, il mio unico pensiero era rivolto al campo. Il mio idolo era Alessandro Del Piero, per il suo modo di giocare, per il carattere professionale che gli permise di non discutere mai con nessuno ne in campo ne fuori…Il regalo più bello che abbia mai ricevuto? Sicuramente le scarpe di Ronaldo: mio padre lavorava al nord, ed ogni 2 settimane tornava a Napoli per portare me ed i miei fratelli con lui a comprare delle scarpe da calcio, io lo portai in giro per tutta la città per prendere le scarpe del Fenomeno. L’Inter ed il Torino mi rifiutarono dopo i provini, dissero che ero bravo ma troppo basso per poter giocare a calcio. In quel momento pensai di smettere, però poi arrivò il Napoli, per mia fortuna era scritto nel destino che io dovessi giocare qui. I giocatori più duri che abbia mai incontrato? Sicuramente Chiellini Barzaglima non mi lamento, è il loro lavoro quello di dare calci agli avversari (ride, ndr)”

IL NUMERO DI KONDOGBIA INFIAMMA “SAN SIRO”