24 Febbraio 2017

Jovetic: “Dissi all’Inter di cedermi al Siviglia, avevo voglia di giocare”

Dopo l'addio solamente temporaneo ai colori nerazzurri l'attaccante montenegrino ha voluto spiegare la situazione che ha portato al suo trasferimento in terra spagnola
intervista jovetic

Esordio con gol e grandissime prestazioni durante tutte le prime uscite: la carriera di Stevan Jovetic ci ha sempre abituato a partenza sprint, seguite però poi da annate meno lucenti. Successe così anche all’inizio della sua avventura italiana con la maglia dell’Inter addosso, ma anche nella sua prima avventura spagnola con la maglia del Siviglia. Ed è proprio della sua prima parte di carriera con la maglia bianco e rossa l’attaccante montenegrino ha voluto parlare ai microfoni di Sport.es: “Un avvio così potevo solo sognarmelo. Nelle prime partite sono sempre stato grande protagonista, soprattutto contro il Real Madrid. Tutto mi è apparso come uno splendido sogno. Il calcio spagnolo, così come quello italiano, mi è sempre piaciuto. Volevo provare un’avventura in questa terra, così non appena si è paventata l’occasione ho subito chiesto consiglio a dei miei amici che hanno militato qui, trovando conferme sul piano dell’entusiasmo. Jorge Sampaoli è un grande allenatore, da tutto se stesso sia nel campo che fuori, e poi è uno dei pochi allenatori che preferisce proporre un calcio offensivo, e questo a me piace moltissimo. Con i compagni mi trovo benissimo, c’è anche Samir Nasri, mio ex compagno ai tempi del Manchester City: lo vedo felice di questo progetto, corre come non hai mai corso prima. Insieme possiamo fare bene”.

Poi, una piccola parentesi dedicata al suo trasferimento ed ai giocatori che dovrà affrontare in Liga: “Il Siviglia mi chiamò e mi chiese se fossi intenzionato ad andare da loro: io guardai il calendario, e vedendo molte sfide avvincenti dissi al mio agente di fare il prima possibile per chiudere le trattative, avevo voglia di giocare qui. Avversari come Cristiano Ronaldo, Messi Griezmann sono solo uno stimolo a fare bene per me, non vedevo l’ora di confrontarmi con loro. Il più forte? Io dico l’argentino: è inafferrabile, quando lo vedi giocare fa sembrare tutto facile. Per me è senza dubbio il giocatore più forte di sempre”.

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