12 Novembre 2017

Marotta: “Con le proprietà cinesi abbiamo un buon rapporto, ma la competitività è al massimo”

Le parole dell'amministratore delegato della Juventus sul rapporto con le proprietà cinesi
intervista marotta

Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, ha parlato ai microfoni de Il Giornale, soffermandosi sul rapporto con le proprietà cinesi di Inter e Milan. Ecco le sue parole: “La competitività è sempre al massimo, ma il calcio è un prodotto congiunto e con loro abbiamo instaurato un ottimo rapporto al fine di valorizzarlo. Il VAR? A noi resta comunque l’obbligo di vincere. La Juve è costruita per lo scudetto, non conquistarlo sarebbe una sconfitta. Non abbiamo paura della tecnologia, che anzi può legittimare le nostre vittorie. Ad esempio, abbiamo già avuto tre rigori a favore, come in tutta la scorsa stagione: il problema è che li abbiamo sbagliati“.

Sulla nuova legge per i diritti tv, dico che occorre capire che il sistema calcio ha riflessi europei. Noi abbiamo recitato la parte degli investitori. Lo sviluppo passa attraverso società che svolgono attività di sistema e non da quelle che si agganciano. La legge Melandri non deve limitarsi all’assistenzialismo, ma deve tenere conto di quattro capisaldi nella redistribuzione dei proventi, ovvero di investimenti, strutture, competitività e meritocrazia. Il sistema non può sostenere 102 società professionistiche e, dal momento che sono scomparsi i mecenati, serve sostenibilità. Siamo orientati a ridurre la Serie A a 18 squadre e all’introduzione delle seconde squadre che sono fondamentali, dal momento che è difficile fare il salto dalla Primavera alla prima squadra“.

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