21 Novembre 2017

Mazzola: “Nazionale? In Italia si pensa più al fisico che alla tecnica. Si cercano scuse senza risolvere i problemi”

L'ex nerazzurro ha provato a spiegare così il fallimento della Nazionale azzurra

L’ex calciatore nerazzurro Sandro Mazzola ha rilasciato una lunga intervista ad El Pais nella quale ha commentato il fallimento della Nazionale azzurra, che non si è riuscita a qualificare per il Mondiale di Russia 2018, ed ha provato a spiegare quali sono i motivi, a suo parere, di questa debacle. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni.

L’Italia è ancora una potenza mondiale del calcio?
“No. Abbiamo perso l’abitudine di far giocare a calcio i giovani. Negli ultimi anni hanno voluto creare atleti anziché calciatori. Hanno dimenticato la cosa più importante: la palla”.

Di chi è la colpa se l’Italia non si è qualificata per la Coppa del Mondo per la prima volta in 60 anni? Cosa è stato fatto male?
“Ciò che è stato fatto male è ciò che ho detto prima. Quindi puoi scegliere un giocatore o un altro, ma se hai un gruppo unito le cose si possono superare e non abbiamo saputo come farlo. Non abbiamo avuto personalità per farlo”.

Qual è la soluzione?
“Invertire la tendenza dalle categorie inferiori. Dai ai ragazzi di nuovo la palla. La palla deve diventare il tuo oggetto personale, qualcosa che senti tua; se no, quando arriva a te, hai paura di fallire, non sai cosa fare e non fai niente, né marchi”.

Quest’anno la Nazionale non si è qualificata, nel 2014 e nel 2010 è stata eliminata al primo turno. E nessuno ha cercato spiegazioni.
“Hanno cercato scuse e sono andati avanti con il solito sistema”.

Perché non c’è spazio nella Federazione per ex giocatori come Maldini, Baggio, Zola, Gattuso?
“Perché cambierebbero le cose in modo tale che molte delle persone che ci sono ora non si adatterebbero lì. Quindi dovresti pensare che è meglio lasciarli a casa”.

Ci sono troppi stranieri nelle squadre di Serie A?
“Penso che se ci fossero buoni italiani nelle categorie inferiori, smetterebbero di fare firmare gli stranieri”.

Perché gli italiani non fanno mai autocritica?
“Perché è molto italiano cercare le scuse, così puoi andare avanti senza cambiare nulla”.

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