15 Marzo 2018

Alisson: “Spalletti? Con lui ho imparato a giocare di prima. Lo scorso anno mi aspettavo più minuti, ma…”

L'estremo difensore della Roma ha raccontato alcuni insegnamenti della scorsa stagione

E’ senza dubbio il giocatore rivelazione della Roma in questo campionato. Gli è servito un anno di apprendistato per crescere ed interpretare il calcio italiano, ma sembra davvero che Alisson stia per diventare tra i migliori portieri al mondo. Il brasiliano è l’arma in più della Roma di Di Francesco, il tipico portiere che va al di là del proprio compito ed è in grado di far la differenza per la sua squadra. Sorprendente come la sua statuaria fisicità gli consenta una tale esplosività tra i pali, che lo rende un temuto avversario per la maggior parte degli attaccanti. Inoltre, ha un buonissimo tocco di palla: una prerogativa quasi indispensabile nel calcio moderno, dove il portiere è molto spesso chiamato dal proprio allenatore a divenire la prima fonte di gioco e non buttare via il pallone.

E questa caratteristica di saper interpretare la giocata palla a terra, come dichiarato dallo stesso Alisson nell’intervista rilasciata alla rivista Undici, gli è stata inculcata da Luciano Spalletti. Il tecnico interista che la scorsa stagione gli preferiva in campionato Szczęsny – quest’oggi alla Juventus – lasciandogli spazio dal primo minuto esclusivamente nei match di coppa. Ecco le sue parole a riguardo: “L’anno scorso per è stato di attesa, mi aspettavo di giocare di più ma non ho mollato mai. Da Spalletti ho imparato a guardare la giocata prima di ricevere il pallone, quindi a giocare meglio con i piedi”.

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