16 Ottobre 2016

Ausilio: “Sono incazzato. Icardi ha creato un clima strano”. E poi la frecciata a de Boer

Al termine del match di San Siro perso contro il Cagliari il direttore sportivo nerazzurro parla ai microfoni di Mediaset Premium

Situazione sempre più rovente in casa Inter. Mentre la Curva Nord contesta duramente Mauro Icardi e Javier Zanetti promette provvedimenti, la squadra di Frank de Boer cade ancora, in casa, contro il Cagliari. Al termine del match, ai microfoni di Mediaset Premium parla il Ds nerazzurro Piero Ausilio: Sono incazzato per la partita oltre a tutto quello che è successo con Icardi. Abbiamo buttato via una partita che soprattutto nel primo tempo doveva essere gestita in un altro modo. Noi dobbiamo lavorare in quella direzione, è normale che il clima oggi non l’ha aiutato. Io non ho visto un ragazzo tranquillo, sul rigore poteva far gol ma non è questo. Oggi non è stato il vero Icardi. La partita gli è stata condizionata, visto che è anche giovane. Le pressioni non sono mai facili da gestire”.

Ausilio, poi, prosegue e si sofferma in particolare sull’atteggiamento voluto da de Boer, che come ha più volte ribadito punta a comandare sempre il gioco: “Non puoi sempre dominare il campo, soprattutto nel campionato italiano, e pensare di vincere solo quelle partite. Oggi il primo tempo è stato buono, non possiamo buttarlo via. Poi dopo il gol qualcosa è successo sicuramente. Non cerchiamo alibi, ma avevamo molti giocatori che hanno avuto due impegni nazionali. I tre sudamericani sono tornati solo venerdì. Ci siamo allungati, abbiamo gestito meno la palla e il Cagliari ha approfittato di questo. Parlerei anche di qualche episodio fortunato, sono stati due gol strani, non frutto di un’azione particolare. Però se succede troppe volte devi cominciare a pensare che il problema è tuo. Il problema dei social? Ormai la nuova generazione… Forse sono io che non capisco nulla. Per quanto ci riguarda, sarò molto chiaro: abbiamo un regolamento interno e tutto è molto ben disciplinato su quello che può o non può fare. Il giocatore non può parlare della sfera sportiva, se succede sarà punito, come è già successo. Poi se uno posta delle foto in vacanza con una bella ragazza mi dà fastidio, però rimane solo un problema morale. Se non parlano di calcio o della propria squadra non possiamo far nulla. In passato è accaduto e siamo intervenuti”.

La chiosa è ancora sul tecnico olandese: “De Boer? Sono otto partite con quella di oggi. Abbiamo fatto tante cose buone, tante cose migliorabili. La partita di oggi non si può discutere dal punto di vista dell’approccio e del gioco. Ho visto all’inizio una buonissima Inter e che ha creato. Se abbiamo sbagliato, abbiamo sbagliato a gestire i minuti dopo il gol. E loro avevano un po’ più di benzina”.

Ausilio, poi, interviene anche a Sky: “Ho scoperto adesso che si può fare una biografia a 23 anni. Non ero neanche interessato né incuriosito, io faccio altro. Per quanto riguarda le cose scritte: nel momento in cui è venuto fuori quello di oggi sono andato a leggere. La sciocchezza sta nel fatto di andare a riparlare di cose vecchie. E’ stata fatta una sciocchezza, domani andremo a parlare con il ragazzo per vedere perché l’ha fatta. Ne parleremo con calma. Ho il dovere di cercare di capire prima di sparare. Questo è un ragazzo di 23 anni, ha cercato di rimediare e spiegare il suo pensiero, forse è stato anche frainteso. Quello che ha creato è un clima strano, non ha giocato bene la squadra né lui e noi come società dobbiamo tutelare questo, l’interesse della squadra e del club. Dico solo questo: quello che faremo lo faremo soltanto per tutelare la squadra ed il club e per metterli nella condizione di giocare le partite con il supporto dei tifosi. Un club che ha una storia come l’Inter ha ottenuto certi risultati solo se siamo tutti insieme. Nel momento in cui ti trovi lo stadio che da una parte fischia, da una parte contesta, non va bene. Tutti insieme abbiamo la possibilità di venire fuori da un momento difficile sportivo. Se non sarà così sarà perché ha prevalso l’egoismo di qualcuno e questo non posso accettarlo”.