6 Ottobre 2017

Bayern attento: quanti ritorni illustri senza fortuna

Da Herrera a Trapattoni, da Lippi a Heynckes passando per Mancini: quando il ritorno in panchina non porta gloria

Ritorno al passato per Heynckes: il tecnico che conquistò il triplete nel 2013 si riappropria della panchina del Bayern Monaco dopo l’esonero di Carlo Ancelotti. Non è il primo ritorno illustre di un allenatore su una panchina resa grande, e non sempre i ritorni di fiamma hanno portato gloria. Riguardiamo i casi più celebri:

HERRERA – Il tecnico più vincente della storia dell’Inter (3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali) viene richiamato in nerazzurro nel ’73 dopo la parentesi Invernizzi. I fasti del decennio precedente, però, non tornano, e il secondo governo Herrera è destinato a durare una sola stagione. Lo scudetto tornerà in casa Inter soltanto nel 79/80, con Bersellini in panchina.

TRAPATTONI – Quello di Giovanni Trapattoni sulla panchina della Juventus rappresenta il ciclo più duraturo del calcio italiano, con 6 scudetti conquistati e la Coppa dei Campioni. Dopo l’addio il Trap si accasa in nerazzurro e porta a San Siro lo scudetto dei record, la prima Supercoppa interista e la Coppa Uefa 90/91, con la quale l’Inter torna a trionfare in Europa per la prima volta dopo il ciclo di Herrera. Conquistato il trofeo il Trap torna nuovamente in bianconero senza riuscire a ricucire con l’ambiente, anche se rivince la Coppa Uefa nel 93.

SACCHI – Stagione 1996/97: persa la scommessa Tabarez il Milan riaffida la panchina ad Arrigo Sacchi, l’uomo che sul finire degli anni ottanta aveva aperto un ciclo rossonero condito da 2 Champions League e 1 Scudetto. Il Sacchi-bis si rivela un fallimento, con la squadra che perde rovinosamente il derby 3-1, non riesce nemmeno a centrare la qualificazione in Europa e apre le porte a un altro ritorno.

CAPELLO – Dopo Sacchi, infatti, Galliani e Berlusconi convincono Fabio Capello, già vincitore di 4 scudetti in 5 anni con il Milan e fresco campione di Spagna con il Real Madrid, avendo battuto in volata il Barcellona di Ronaldo. Il Milan crolla e fallisce la zona europea per il secondo anno consecutivo.

BOSKOV – Nella stessa stagione (parliamo del 1997/98) la panchina della Sampdoria ritrova Vujadin Boskov, allenatore dell’unico scudetto blucerchiato. I tempi di Vialli-Mancini, però, sono ormai lontani, e la seconda esperienza doriana dura soltanto 26 partite.

LIPPI – Dopo la parentesi senza fortuna con l’Inter Marcello Lippi torna alla Juve e rivince due scudetti in tre anni. Poi vive anche un secondo ritorno con la nazionale, sostituendo Donadoni dal 2008 al 2010, senza però riuscire nell’impresa di rivivere la trionfale avventura mondiale del 2006.

MOURINHO – Vincente, invece, il ritorno al Chelsea di José Mourinho: lo special One lascia i blues nel 2008 dopo 2 Premier League in bacheca. Poi trascina l’Inter sul tetto d’Europa, vince una Liga in tre anni col Real Madrid e rivince nuovamente la Premier con i blues nel 2015. La stagione successiva, però, esplode nuovamente la maledizione dei ritorni, e Mourinho viene esonerato dopo un avvio disastroso.

MANCINI – L’unico allenatore nella storia dell’Inter ad aver vinto tre scudetti torna a respirare nerazzurro nel novembre del 2014, sostituendo Walter Mazzarri. Nella stagione successiva la squadra parte alla grande ma si arena nella seconda parte, vedendo svanire il sogno del ritorno in Champions. Mancini viene inizialmente confermato ma, il 7 agosto 2016, viene sollevato dall’incarico in favore di De Boer.

MOURINHO ESPLODE DOPO IL FISCHIO FINALE

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