12 Dicembre 2015

Biabiany: “Ho avuto paura di morire. Mancini…”

In un'interessante intervista rilasciata a Sportweek, Jonathan Biabiany racconta la sua "rinascita"...

In un’intervista concessa a Sportweek, Jonathan Biabiany ha parlato della sua vita, del suo ritorno al calcio giocato e del suo presente all’Inter: “Grazie a Mancini iniziai ad allenarmi con la prima squadra, feci anche qualche partita in Coppa Italia. E’ stata un’emozione ritrovarlo”. 

Da allora ad oggi è cambiato tutto e niente: c’è un’altra proprietà e molte persone sono andate via, ma ne ho viste molte che conoscevo anche da bambino e sono sempre uguali, nessuno invecchia. O forse sono io che li vedo con gli occhi del bambino, il fatto è che per me è sempre bello, è sempre una magia”.

Quando mi hanno detto del problema al cuore mi sono immediatamente spaventato, ho chiesto se fosse qualcosa di grave, non per il calcio, ma per la mia salute. Perché oltre il calcio la vita continua, ho moglie e due figlie. Vivo per loro, non per il calcio. Mia moglie mi diceva: “Anche se non giocherai più, io ci sarò sempre’. Mi ha supportato e sopportato. Quando abbiamo iniziato ad uscire insieme, lei pensava che io facessi il ballerino, le avevo fatto uno scherzo e ci era cascata. Anche perché ballo bene! Se ho avuto paura di morire? Assolutamente sì. E ricordo anche che quando i medici mi hanno dato l’ok per tornare ad allenarmi non mi sentivo affatto tranquillo, non mi ero ancora convinto di stare bene. Adesso mi sono lasciato tutto alle spalle, ma ho imparato ad ascoltare il mio corpo ed i segnali che lancia. Mi hanno spiegato quali sono i sintomi che dovrebbero allarmarmi e adesso sto molto attento, mi copro anche di più per non ammalarmi perché mi hanno spiegato che l’aritmia potrebbe essere stata scatenata da una febbre curata male. Il problema al cuore mi ha anche un po’ cambiato sotto questo aspetto, adesso guardo la vita in modo diverso, so che oggi ci sono e domani chissà. Adesso non do nulla per scontato, l’ho capito sulla mia pelle e così vivo intensamente ogni minuto della giornata e mi godo amici e famiglia”.