12 Dicembre 2018

Biasin: “Dopo il pari con il Psv non puoi fare melina a centrocampo. Icardi via? No, a differenza di altri lui…”

Il noto opinionista ha analizzato quanto visto in campo ieri sera ai microfoni di Sky Sport
biasin inter

Ospite negli studi di Sky Sport, Fabrizio Biasin ha detto la sua in merito all’eliminazione dell’Inter dalla Champions League e su alcuni altri temi caldi al momento nell’ambiente nerazzurro:

LA PARTITA“Bruttissima giornata, inattesa. Ci si poteva aspettare di uscire da questo girone, non ci si aspettava di uscire in questa maniera, con un pareggio, con un atteggiamento in campo che è andato bene solo in parte, perché dopo il pari con il PSV non puoi fare melina a centrocampo. Questo atteggiamento deve essere imputato a Spalletti: io continuo a difenderlo, continuo a pensare che debba andare avanti nel suo percorso perché ha ottenuto l’obiettivo un anno fa e l’Inter viene da un periodo delicato. Ma ad un certo punto bisogna chiedere di più ad un tecnico che tutte le settimane ci ricorda che a San Siro arrivano 60mila spettatori. E quegli spettatori non possono più accontentarsi della normalità, ma hanno bisogno di qualcosa di più”.

LA ROSA“Anche ieri c’erano problemi legati intanto alla lista Champions, l’Inter purtroppo quest’anno ha dovuto iscrivere un numero inferiore di centrocampisti, e poi c’erano gli infortunati, ma Capello ha ragione: manca qualità. Il dato di fatto è che l’Inter ha puntato molto del mercato estivo su un giocatore che quella quantità/qualità te la poteva dare, ma che fino adesso non abbiamo visto. Spalletti ha puntato tutto su Nainggolan, e Nainggolan non c’è”.

ICARDI VIA?“No. Icardi ha dimostrato nel corso degli anni di andare oltre le chiacchiere dei giornalisti. Nonostante le offerte arrivate all’entourage di Icardi, che sono vere, ha sempre dimostrato di voler essere il capitano dell’Inter, e nel momento di difficoltà, a differenza di altri, si affeziona ancora di più, per cui non lo vedo da nessun’altra parte”.

I TOP CLUB EUROPEI” L’Inter è arrivata terza dietro Barcellona e Tottenham, due squadre che investono ogni anno centinaia di milioni, che hanno campioni che guadagnano dai 10 milioni in su. Il problema è tutto lì: ci sono dei club che si possono permettere spese e giocatori che in Italia non ci sono, e questa cosa alla lunga la paghi. Poi qualcuno ci dovrà spiegare, prima o poi, perchè al PSG certe cose sono permesse… L’Europa League? Un obbligo quest’anno per le italiane”.

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