20 Ottobre 2017

Cassano: “Inter, la squadra più bella del mondo. Il gol più bello? Contro i nerazzurri”

Il fantasista barese stasera è stato uno degli ospiti della puntata di "Chi ha incastrato Peter Pan"
intervista cassano

Ospite della puntata di odierna del programma televisivo condotto da Paolo Bonolis “Chi ha incastrato Peter Pan”, in onda su Canale 5, Antonio Cassano, ex attaccante di Inter e Milan, si è concesso in una lunga intervista, dove ha anche parlato del suo futuro: “Il mio gol più bello è stato in Bari-Inter. Quando fai gol in Serie A diventi bello agli occhi di tutti, ecco perchè i calciatori hanno sempre delle bellissime donne.”

I figli: “Uno ha 6 anni, Cristopher, e gioca a calcio. Lionel invece fa un altra cosa che a me piace tanto, mangia!”

La vita familiare: “Mia moglie non è molto contenta che sto sempre in casa, perchè vedo solo calcio, calcio, calcio… Sono un po’ pesante.”

Sull’addio al Verona, Cassano riconferma le parole espresse a La Gazzetta Dello Sport in estate: “A Verona mi sentivo un alieno. Ma non ho mai pensato di lasciare il calcio davvero. Questo è il mio mondo. Dopo 3-4 giorni ho detto a Pecchia che volevo andare via, mi sentivo come un pesce fuor d’acqua: tutti giovani, non era l’ambiente ideale per me e ho preferito lasciare subito e non a campionato iniziato. E’ non è un problema fisico: in 15 giorni avevo perso 7 chili”. Il suo futuro potrebbe ricondurlo all’Entella, squadra che aveva già preso contatti con lui in passato: “Con Gozzi ho un rapporto che va al di là del calcio. A gennaio c’era stata una stretta di mano però poi non me la sono sentita di andare in B. L’ho spiegato anche a lui, mi ha capito. E lo ringrazio. Ora sono pronto: portare in A l’Entella diventerebbe il mio sogno”.

Fantantonio ha anche parlato dell’addio al calcio di Francesco Totti, che, a suo dire, potrebbe ancora fare la differenza in Serie A: “Il suo addio? Poche volte mi sono emozionato nel calcio,quella è stata una delle poche volte. Io gli avevo consigliato di continuare a giocare, la sua vita era giocare a calcio, non ce lo vedo a fare il dirigente: lo vedo triste e cupo. Ha fatto la differenza per 25 anni, non può giocare tutte le partite ma in Serie A ci sono almeno una decina di squadre dove potrebbe ancora dire la sua. Io ho scelto la Roma per lui, mi voleva anche la Juve ma per me in quel momento era il più forte di tutti”.

Sulla sua esperienza migliore, non ha dubbi: “Una sola volta sono stato felice di andare in una squadra col contratto in bianco, ed era la squadra più bella del mondo, l’Inter.”

VIDEO – LA TRIPLETTA DI ICARDI NEL DERBY