13 Marzo 2018

Collovati: “Inter? Si sveglino i protagonisti dell’andata se vogliono entrare in Champions. Mi aspetto di più da…

L'ex difensore nerazzurro ha parlato della lotta Champions tra Inter, Milan, Roma e Lazio

L’ex noto calciatore Fulvio Collovati, che tra le diverse squadre della sua carriera ha vestito le maglie di Inter, Milan e Roma, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport per analizzare l’avvincente duello per la qualificazione diretta alla prossima Champions League che sta coinvolgendo le due squadre milanesi e le due romane.

Fulvio Collovati, romane contro milanesi per la Champions: lei ha giocato con Milan, Inter e Roma… Come la vede?
“Per la Rai ho seguito dal vivo Roma­-Milan, Napoli­-Roma e Inter­-Napoli. Il successo del­ l’Olimpico è stato la svolta dei rossoneri, l’exploit del San Pa­olo ha indubbiamente rilancia­to i giallorossi, e ora il pari di San Siro ha confortato i neraz­zurri, che contro le rivali non hanno mai perso. Il che signifi­ca che i valori ci sono”.

Roma e Inter sono le due favorite per l’approdo in Champions?
“Al momento si possono solo esaminare i punti di forza delle quattro concorrenti perché c’è un derby in sospeso. E se fossi nei panni dei dirigenti delle due milanesi cercherei di recu­perarlo il più tardi possibile, in modo da mantenere l’incertez­za. Giocandolo subito si ri­schierebbe di tagliare le gambe agli sconfitti: è un scontro che può decidere”.

E allora ci dica perché la Roma può farcela.
“Al di là di qualche punto in più, che pure è un fattore non trascurabile in questa fase, considero di estrema impor­tanza la partita di coppa: se ce la fanno si ributtano sul cam­pionato con nuovo ardore”.

Il periodo di calo è dipeso da…
“Si è inceppato il centrocampo. Ed è mancato qualche gol. Non tanto di Dzeko quando degli al­tri attaccanti: mica può segna­ re solo Dzeko. E poi basta sci­voloni in casa: Inter, Napoli, Atalanta, Samp, Milan… Van­no bene fuori, e il derby sarà in trasferta… Un vantaggio…”.

Flessione Lazio: spiegabile…
“Con la ristretta possibilità di fare turnover. Su quattordici uomini Inzaghi ha una squadra competitiva, che gioca molto bene in avanti. Però se deve far rifiatare qualcuno emergono limiti di assortimento. Un pre­gio è che delle quattro solo Si­mone ha vinto 9 volte fuori”.

Spalletti può sperare nella coppa maggiore a patto che…
“Si sveglino i protagonisti del girone di andata. In particolare Perisic, che è l’ombra del tra­scinatore ammirato sino a di­cembre. Mi aspetto molto di più da Candreva ­ assurdo che non riesca a fare gol ­ e dallo stesso Icardi. Sono questi gli elementi di qualità, se non ren­dono per quanto valgono è chiaro che poi Spalletti si la­ menta dei limiti tecnici”.

E’ in forte rimonta il Milan, salito a meno sei. Per merito di…
“Beh, Rino Gattuso ha saputo trasmettere il suo DNA di com­ battente a ogni giocatore. Pri­ma andavano a due allora e ap­parivano spenti, adesso corro­ no e lottano tutti su ogni pallo­ ne. Sarebbe però riduttivo e anche ingiusto nei confronti del neo allenatore ridurre l’analisi di questa risalita a una mera questione caratteriale. Contro la Roma ho visto un Mi­lan, che difendeva in dieci e ri­partiva rapido con almeno quattro elementi. Significa che Ringhio ha portato equilibrio”.

Peccato per il probabile addio alla coppa: da 0-2 è proibitiva.
“Non so se sia un male o un bene, uscire. O ti attrezzi come la Juve oppure gli impegni extra campionato pesano, soprattut­to mentalmente, vedi Napoli. Se le romane restano dentro è un vantaggio per il nostro cal­cio, ok, ma può essere un van­taggio anche per le milanesi in questo sprint Champions”.

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