21 Febbraio 2019

Da Ronaldo a Milito, passando per Vieri ed Ibrahimovic: ecco come l’Inter ha sostituito i suoi bomber

Bomber sì o bomber no? La cronostoria dei cambi nerazzurri in attacco

POST-MILITO

Dal Barcellona arrivano più di cinquanta milioni di euro ed il cartellino di Samuel Eto’o. L’attaccante camerunense si rivelerà decisivo per arrivare allo storico Triplete di quella stagione, ma a ricoprire il ruolo di vero bomber è Diego Alberto Milito, arrivato la stessa estate dal Genoa assieme a Thiago Motta.

El Principe argentino nel corso del 2010 entra nel tabellino dei marcatori in ogni partita decisiva: segna il 5 maggio in finale di Coppa Italia, segna il 16 maggio contro il Siena il gol-Scudetto e segna una storica doppietta in finale di Champions League contro il Bayern Monaco il 22 maggio. La stagione successiva inizia a subire qualche infortunio muscolare che ne limiterà il rendimento, ma farà in tempo ad alzare al cielo il Mondiale per club ed anche una Coppa Italia nel maggio del 2011. All’addio nel 2014 lo score conta 75 gol in totale con 170 presenze.

L’incaricato a raccogliere la sua eredità è in un primo momento Rodrigo Palacio, salvo poi lasciare la scena a Mauro Icardi. Il bomber argentino classe 1993 riuscirà nel tempo ad imporsi gara dopo gara, gol dopo gol, fino a diventare il capitano nerazzurro nell’estate del 2015. Ad oggi la carriera interista di Maurito conta ben 122 gol in appena 210 presenze. Nel corso della sua ultima stagione ha raggiunto una maturità importante, condita da gol in Champions League e l’esordio con la Nazionale dell’Argentina, ma è coincisa anche con la scelta di Spalletti e Marotta di rimuovere la fascia da capitano dal suo braccio: l’ipotesi addio non è da scartare, ma l’Inter come lo sostituirà?

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