22 Giugno 2018

Di Caro: “Nainggolan, una tigre che spaventa i rivali. Suso? Completerebbe il mosaico”

L'opinone del noto giornalista: "L'Inter sta mettendo su una squadra di primissimo livello"

Prima la qualificazione in Champions, poi gli arrivi a parametro zero di giocatori come De Vrij ed Asamoah, accompagnati da un talento come Lautaro Martinez, ora l’arrivo di Radja Nainggolan: i tifosi nerazzurri stanno vivendo un’estate davvero infuocata.

Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, Andrea Di Caro esprime il proprio pensiero sulla campagna acquisti condotta da Piero Ausilio: “E’ ancora presto per dire se l’Inter che sta prendendo forma sarà in grado di colmare immediatamente il distacco di 23 punti e 20 gol fatti accumulato quest’anno dalla pluriscudettata Juventus e di 19 punti ed 11 gol dal Napoli sarriano passato ad Ancelotti. Quello che è certo è che il club nerazzurro sta mettendo in piedi una squadra di primissimo livello, completa, forte e tosta, in linea con i desideri di Spalletti”.

“Spalletti” – continua – “chiedeva un’Inter più cattiva, muscolare, con carattere e forza, chili e centimetri. Eccola. De Vrij a costo zero è un colpo perfetto, ma anche Nainggolan a 24 milioni più il sopportato (dai tifosi) Santon ed il baby talento Zaniolo, si avvicina alla perfezione”.

Proprio su Nainggolan l’analisi è approfondita: “Era Radja il giocatore più richiesto da Spalletti e rappresenta l’essenza di ciò che mancava. Una “tigre nel motore” come recitava un vecchio spot di un olio per auto. Il giocatore di carattere e personalità che Spalletti ha inventato trequartista a Roma e che in quel ruolo riproporrà in nerazzurro. (…) Forse Nainggolan aveva fatto il suo tempo a Roma. Di certo regalerà all’Inter la sua rabbia, voglia di vincere e di rivincita”.

Chiusura sul possibile arrivo di Suso: “Da Nainggolan a Suso, dal guerriero all’artista, il colpo che solletica Ausilio con la consueta formula, soldi e contropartite, è un mezzo incubo per i tifosi del Milan, che da settimane hanno chiuso nel cassetto il vocabolario calcistico, facendosi una cultura di strategie legali e finanziarie. Veder partire Suso per andare a completare il mosaico nerazzurro significherebbe iniziare la stagione con un derby perso e renderebbe l’Inter ancora più forte. Troppa grazia? Chissà, per ora tutto torna, perfino il miracolo di trovare 40 e più milioni di plusvalenze grazie ai talentini della Primavera”.

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