30 Aprile 2017

Gagliardini: “Parlare meno e lavorare tanto. Cerchiamo di restare uniti”

Il centrocampista nerazzurro ha detto la sua sulla sconfitta per 0-1 contro la squadra di Maurizio Sarri

Roberto Gagliardini, chiaramente deluso per il risultato del match di questa sera, ha parlato ai microfoni di Sky Sport “Non possiamo fare risultati del genere. Dobbiamo avere la forza di reagire. L’unica cosa che possiamo fare adesso è parlare meno e lavorare tanto. Le mie prestazioni in calo? Sto lavorando sulla gamba, ho sofferto perché sono stato fermo e uno come me ha bisogno di essere sempre attivo, forse sto pagando anche un po’ dal punto di vista mentale. Io come Lampard e Gerrard? Un po’ eccessivo paragonarmi a questi mostri sacri: io devo lavorare ogni settimana cercando di fare il mio come ho sempre fatto”.

L’ex atalantino, poi, ha parlato anche coi giornalisti di Premium Sport: “Oggi è stata una partita diversa dalle ultime. Abbiamo cercato di fare la nostra partita e ci siamo riusciti quasi per tutto l’arco dei 90’, soprattutto nel primo tempo. Poi abbiamo preso questo gol e nella ripresa loro hanno giocato un po’ come abbiamo giocato noi nel primo, si son chiusi di più e con qualche ripartenza ci hanno creato dei problemi. Cos’è successo dopo l’Atalanta? Mah, non so. Forse è anche stata una questione mentale. Abbiamo fatto un mese molto negativo però adesso dobbiamo cercare di stare sempre uniti e cercare di lavorare durante la settimana per fare buone prestazioni visto comunque che i tifosi, a ogni partita, son sempre tantissimi e ci sostengono. Dobbiamo fare di più anche per loro- poi continua – Il mio infortunio? La caviglia sta bene. Sicuramente per un giocatore come me, con le mie caratteristiche e col mio tipo di fisico, ho bisogno – essendo stato fermo dieci giorni – di riprendere un attimo la gamba perché adesso mi manca un po’ di lucidità e penso anche che si veda. Per quanto riguarda la questione che fatichiamo a pressare alto, non riusciamo più ad andare a prenderli alti, penso anche alla partita di Firenze in cui non siamo riusciti ad aggredirli alti come volevamo e siamo andati in difficoltà. Oggi invece abbiamo giocato in modo differente, abbiamo cercato di aspettarli e abbiamo fatto la nostra partita. Un errore ci può stare, lo abbiamo fatto e abbiamo anche preso gol“.

Se mi aspettavo, cambiando squadra a gennaio, di trovare l’Atalanta più avanti dell’Inter in classifica a fine anno? Sicuramente sapevo che l’Atalanta avrebbe fatto bene perché è una squadra forte, la conosco e infatti lo sta dimostrando. Senz’altro non avrei pensato che noi potessimo finire in questa posizione ma adesso ci siamo e dobbiamo cercare di giocare queste ultime quattro partite alla morte provando a fare più punti possibili“.

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