21 Ottobre 2017

Galante: “Spalletti mi ha detto che il gruppo lo segue al 100%. Icardi importantissimo per l’Inter”

L'ex difensore nerazzurro parla così in vista della sfida contro i partenopei

Fabio Galante, Getty Images

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex difensore nerazzurro Fabio Galante ha parlato di Spalletti, suo grande amico, del Napoli e dei due grandi attaccanti della sfida, Mertens ed Icardi. Ecco le sue parole.

Il suo amico Luciano Spalletti
“Amico, allenatore, albergatore, istruttore di scuola guida, consulente…”.

Piano, piano, piano… Spalletti non l’ha mai allenata.
“Però quando giocavamo insieme nell’Empoli era un allenatore in campo, come per me furono poi Signorini e Bergomi. Avevo 18 anni, mi fece capire che potevo diventare davvero un calciatore. Pignolo, maniacale, un bel
rompic…, da quando si arrivava al campo a quando ce ne andavamo”.

Due frasi che non dimentica
“”Puoi fare tutto, ma allenati più di tutti”. “Non mollare mai, soprattutto se non giochi””.

Cosa le ha raccontato di questa sua Inter?
“Che è un gruppo che lo segue al 100 per cento: quando è così, tira fuori il meglio da tutti quelli che allena”.

Una similitudine fra questa Inter e la sua che vinse a Napoli vent’anni fa?
“Anche in questa mi pare che ognuno giochi per l’altro: vedo gente che si aiuta, tutti vanno dalla stessa parte”.

Conoscendolo: cosa dirà Spalletti alla squadra prima di Napoli-Inter?
“Non abbiamo fatto ancora nulla, dopo questa partita potremmo dire di aver fatto qualcosa: giochiamocela”.

Ma oggi è possibile giocarsela, con questo Napoli?
“Hanno giocate ormai anche leggibili, il problema è a che velocità le fanno: prepararsi è relativo, pur con tutta la bravura di Martusciello nel curare la fase difensiva. C’è solo una strada: alta intensità e concentrazione per 95’,
provare a non farli ragionare”.

Da ex difensore: oggi è più dura affrontare Mertens o Icardi?
“Io avrei avuto più problemi con Mertens, che forse è più imprevedibile. Ma Icardi è più importante per l’Inter di quanto Mertens sia per il Napoli”.

Dove si decide Napoli-Inter?
“Come, più che altro: credo con un episodio, una giocata individuale. Perché Sarri e Spalletti a livello tattico la prepareranno alla perfezione, non sbaglieranno una mossa”.

Sarri e Spalletti. Ma anche Allegri, Baroni, Semplici: senza scomodare Lippi, perché questa “invasione” di allenatori toscani in Serie A?
“Perché siamo competitivi: vogliamo sempre essere i migliori, in tutto. E siamo un po’ folli, ma anche schietti e concreti: tutte cose che servono per essere un buon allenatore”.

E Spalletti le ha tutte?
“Più una: la generosità”.

E un difetto?
“È permaloso. Ma questo lo sapete già”.

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