28 Marzo 2017

Guarin: “Inter, spero di tornare. Ma allo Shanghai Shenhua non mi manca nulla”

Il centrocampista colombiano ha lasciato i nerazzurri la scorsa stagione per approdare nel campionato cinese

A partire dal gennaio del 2016 le strade dell’Inter e di Fredy Guarin si sono separate, con il calciatore colombiano che decise di sottoscrivere un accordo con lo Shanghai Shenhua, club della massima divisione cinese. Intervistato in esclusiva da FcInter1908, Guarin ha trattato vari tempi, partendo dal resoconto sulla sua esperienza asiatica: “Dal mio arrivo il calcio in Cina ha fatto dei grossissimi passi in avanti. Io sto lavorando al massimo per il mio club, perché insieme vogliamo fare bene e raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati ad inizio campionato. La situazione non è delle migliori, ma noi vogliamo arrivare in Champions League: le altre squadre si sono rafforzate nel mercato, ma noi abbiamo un grande team e quindi vogliamo competere con loro. Ora sono molto tranquillo qui, mi sto integrando alla perfezione con gli usi ed i costumi di questa società”.

La passione per i colori nerazzurri però non è finita: “La seguo ugualmente fino dal primo giorno che ho lasciato Milano: guardo ogni partita e faccio il tifo per questi colori. Mi sono sentito davvero come fossi un figlio all’Inter e questa sarà la mia squadra del cuore per sempre. Provo profonda stima nei confronti della dirigenza, dei miei ex compagni, di Milano e dei tifosi interisti: spero che un giorno le nostre strade si possano incrociare nuovamente. Il primo obiettivo anche per loro è la Champions League, non è certamente facile ma bisogna lottare. Spero anche che la squadra possa tornare ad alzare qualche trofeo, se lo meritano tutti i membri della famiglia dell’Inter”.

Un commento su Suning e su Murillo, suo connazionale: “Lo Jiangsu è la loro squadra cinese e qui tra noi e loro la rivalità è molto accesa, ricorda quella tra l’Inter e la Juventus. Hanno grandi idee, e ricevono moltissimi complimenti perché ciò che fanno non è affatto semplice. La differenza all’Inter si nota anche se sono arrivati da poco, hanno grandi progetti per noi. Su Jeison dico che non appena arrivò ad Appiano, capii subito che era un campione. Col tempo poi ci siamo iniziati a frequentare anche fuori dal campo diventando grandi amici. I problemi recenti? Penso sia normale che abbia avuto un calo, ma credo che sarà fondamentale per il futuro nerazzurro”.

I ricordi sui mister all’Inter: “Al mio arrivo trovai Claudio Ranieri, con lui ebbi un ottimo rapporto, anche se ci lasciò dopo poco tempo. Anche con Stramaccioni andò tutto bene: è un grande uomo oltre che un grande tecnico. Purtroppo per lui la poca esperienza non lo aiutò molto…Uno con cui ebbi dei problemi nonostante la partenza buona, fu Mazzarri: avevamo due personalità simili, che entrarono in contrasto tra di loro e ci fecero capire di essere incompatibili l’uno con l’altro. Roberto Mancini? Con me si comportò veramente bene, avevamo un ottimo rapporto sia dentro che fuori dal campo”.

Il racconto della trattativa che lo vide vicino alla Juventus grazie allo scambio con Mirko Vucinic: “La ricordo bene. Avevamo Mazzarri in panchina…Per me fu un momento davvero delicato: la società prese quella decisione, ed alcuni tifosi invece se la presero con me per quella situazione. Poi ci fu quella mobilitazione sotto la sede per farmi rimanere a Milano, e fortunatamente accadde proprio quello. Si trattò comunque di un episodio isolato, che mi permise di crescere molto”.

Chiusura sui progetti futuri: “Qui la vita è bella e tranquilla, credo che sia una cosa fondamentale ed imprescindibile. Il mio contratto qui scade a novembre, poi valuteremo il da farsi a partire da giugno. Per ora non avuto alcun contatto con nessuno. Un ritorno all’Inter? Io lo spero, ma poi bisognerà vedere ciò che decideranno i dirigenti”.

I NUMERI DI SCHICK, OBIETTIVO DI MERCATO DELL’INTER