17 Ottobre 2017

In Europa nessuno è come Icardi: un killer mortifero che si esalta contro le big

Il bomber nerazzurro segna (spesso ai più forti) ogni 2,56 tiri e lavora anche per la squadra

Il derby di domenica sera ha rappresentato la definitiva consacrazione per Mauro Icardi. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, pare che il bomber argentino abbia mollato il pallone del derby solo per impugnare coltello e forchetta con alcuni compagni di squadra. Una tripletta nella gara più sentita non capita tutti i giorni e quel pallone chiude il cerchio con quello – pesante come una palla medica – che Maurito fu “costretto” a tenersi il 22 aprile scorso a Firenze. Quella notte, arrivata subito dopo il derby della beffa-Zapata, l’Inter di Pioli si consegnò con un surreale 5-4 a una Fiorentina alla deriva, ma comunque capace di segnare 4 reti in 16′ perché ai viola almeno l’orgoglio era rimasto.

La tripletta nel derby consacra Maurito da Rosario – continua la rosea – come l’animale d’area di rigore più mortifero d’Europa. Lo dicono le comparazioni Opta sui migliori marcatori nei cinque più importanti campionati continentali. Icardi è primo per la media di palloni che gli basta toccare per segnare un gol: 20,33. E’ invece terzo se si passa al rapporto turu/gol. Segna ogni 2,56 conclusioni provate, meglio di lui ad oggi hanno fatto solo – ma in campionati meno tattici come Ligue 1 e Bundegliga – Falcao del Monaco (12 reti in campionato con 24 tiri) e Uth dell’Hoffenheim a quota 2,4 (5 gol con 12 tiri). Messi, per citare un nome a caso tra i migliori bomber d’Europa, segna ogni 58,36 tocchi e 5,18 tiri. Insomma, Mauro è un cobra che se ne sta buono nella cesta, ma al primo morso ti colpisce e lo fa soprattutto contro i migliori.

ZAMORANO INCONTENIBILE: ECCO LA SUA ESULTANZA!