1 Dicembre 2018

Icardi: “Conosco un solo modo per aiutare la squadra: buttarla dentro. Voglio vincere qualcosa con l’Inter. Champions? Il Barca…”

Il capitano nerazzurro ha rilasciato una lunghissima intervista al Corriere dello Sport

Alla vigilia della delicata trasferta dell’Olimpico contro la Roma, Mauro Icardi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Tanti i temi affrontati dal capitano nerazzurro, a partire dal modo di giocare a volte criticato dai tifosi e dagli addetti ai lavori: “Io penso che con i gol posso fare tanta strada, in questo sport conta fare gol, possibilmente uno in più degli avversari. Si parla troppo spesso della mia partecipazione al gioco che per molti è scarsa, insomma,  insufficiente, ma non mi frega niente di quello che dicono i giornalisti critici. Conosco un solo modo di aiutare i compagni e l’allenatore ed è quello di buttarla dentro. Ho sempre vissuto per il gol, anche da piccolo ne ho segnati tanti. Come la chiamate? Una missione? Ecco è la missione. Ero questo alla Samp, sono questo da sei anni all’Inter. Se qualcuno trova che non sia migliorato, pazienza”.

Un leader non troppo silenzioso – “Io urlo, ogni tanto alzo la voce con i miei compagni. Non è stata la fascia a cambiarmi, io sono così, fedele alle mie scelte e con degli obiettivi molto chiari. Di me parlo pochissimo, sono rare le mie interviste. Pubblico qualche foto su Instagram, non aggiungo parole o considerazioni. La porta d’ingresso alla mia intimità è sempre chiusa”.

La speranza blaugrana – “Potrei chiedere un aiuto a Messi in Champions. E’ vero che dipendiamo dal Barcellona ma noi dobbiamo pensare al Psv. Il Barca gioca sempre per vincere, speriamo che non si prenda una pausa”.

L’Inter del presente – “La squadra è più completa che in passato, sicuro. Abbiamo perso qualcosa all’inizio, nelle prime due/tre partite abbiamo lasciato per strada diversi punti.   Se avessimo giocato da Inter, avremmo avuto qualche punto in più. Quando pensavamo di aver trovato continuità c’è stata la caduta di Bergamo. Niente da dire, loro sono stati più bravi di noi”.

Il futuro – “Io ho sempre chiarito i miei obiettivi: il primo tornare in Champions con l’Inter e lo abbiamo raggiunto. Il secondo vincere qualcosa con l’Inter. Il direttore ha fatto una buona squadra pur non potendo spendere molto, ha preso solo parametri zero (ride, ndr). Rinnovo? Quando sarà il momento rinnoveremo. C’è tempo. Real? Non mi sembra il momento giusto visto i risultati. E poi sto bene dove sto”.

La partita contro la Roma –Cercheremo di fare una buona partita perché sappiamo che se ora sbagliamo, la Juve si allontana e il Napoli pure. Le due davanti vanno forte”.

Capitolo Cristiano Ronaldo – “Ha dato tanto al campionato italiano. Solo la Juve se lo poteva permettere”. 

Lautaro Martinez –L’ho aiutato tanto. L’ho portato con me dappertutto perché non conosceva nessuno. Ha ventun’anni e può crescere. In campo non si risparmia, è abituato al calcio argentino dove i colpi si danno e si prendono”.

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