1 Dicembre 2018

Icardi: “Wanda è furba, mi fido totalmente di lei. Boca-River? Una vergogna mondiale per l’Argentina. Juve e autobiografia: ecco la verità”

Ecco la seconda parte dell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport dal capitano nerazzurro

Nella seconda parte dell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Mauro Icardi è tornato a parlare del suo rapporto con Wanda Nara: “Lei sa bene quello che fa e quello che dice, e cosa la gente vuole da lei. Sa stare in tv, conosce i giornalisti ed ora è entrata anche nel campo della moda. Wanda è furba, non ha bisogno di controlli, di lei mi fido totalmente. Mi conosce bene, sa quanto tengo alla mia riservatezza e sa fin dove si può spingere. Ho una vita semplicemente complicata. A Milano non esco di casa, ho 5 bambini e 4 cani. Con Wanda siamo undici, una squadra intera. Il bomber però è lei. Prendo ordini solo da Francesca, ha 3 anni e ne compie 4 a gennaio. Tutta la mia famiglia è sul mio corpo, mancano solo i cani”.

Fiducia totale in Wanda –Io sono sempre tranquillo su questa cosa. L’ho detto e lo ripeto: massima fiducia. Faccio il mio e mi basta: allenamento e casa”

I tatuaggi“Li porto sulla pelle i miei cari, non solo nel cuore. I ragazzini che giocano a calcio prendono a modello il calciatore famoso e pensano al tatuaggio come una specie di rito. Sinceramente non vorrei che fosse così ma non posso farci niente. Ripeto: non posso cambiare per gli altri. Capisco che possa essere preso come riferimento dai più giovani ma uno non deve farsi un tatuaggio perché lo vede su di me o latri ma solo perché gli piace o se è convinto”.

L’Argentina del cuore –Non ci ho pensato nemmeno per un istante e non per mancanza di rispetto o gratitudine nei confronti dell’Italia che mi ha dato tanto.Io mi sento profondamente argentino, al di là del fatto che con la mia famiglia siamo andati via quando ero piccolo. Sono cresciuto in Spagna ma sono sempre tornato nel mio Paese per i miei parenti. Anche Messi ha fatto lo stesso mio percorso. In Argentina ora c’è una crisi molto simile a quella che ci fece scappare. La gente non ha i soldi per mangiare e non arriva a fine mese. C’è rabbia, frustrazione e gli episodi di violenza si ripetono con frequenza paurosa. Non si può uscire più per strada. Visto quello che è successo in Boca-River? Non si tratta solo di fanatismo. Ha ragione il presidente del Boca quando dice che l’impossibilità di organizzare un evento del genere è una vergogna mondiale”.

Il rapporto con Messi – “Ho letto tanti discorsi che fate sui giornali o in tv. Nello spogliatoio non ho mai sentito Messi dire all’allenatore cosa fare.  Lui non impone i suoi amici. Di questo sono sicurissimo.  La formazione ai Mondiali la decideva Sampaoli”.

L’interesse della Juve –Vedi, io sono l’ultimo a sapere certe cose perché ho un solo interesse: fare bene il mio lavoro. Lo devi chiedere a Wanda e Piero. Giocare a calcio per me è la cosa più bella ed è un privilegio fare il lavoro che sognavo. Sono tornato da Londra alle 6 del mattino con la squadra e ho fatto vasche di acqua fredda per ridurre l’ematoma al quadricipite per recuperare in fretta e giocare subito”.

Il Var –E’ una benedizione per gli attaccanti perché costringe i difensori a limitare il numero delle furbate. Prima in area succedeva di tutto: adesso il gioco è più pulito”.

L’autobiografia e la lite con i tifosi –Non era un’autobiografia. Ho semplicemente raccontato l’inizio del mio percorso, un pezzo della mia storia. Per quanto riguarda la frattura con la curva penso che si sia ricomposta dopo l’episodio con il Sassuolo. Se ci sono problemi, ci si contronta. Quando incontro i tifosi non noto tutta questa freddezza. Anzi”.

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