10 Giugno 2016

Inter, ecco tutte le strategie di Suning per tornare grandi

Il 27 giugno ci sarà il primo CdA targato Suning: analizziamo le strategie che il colosso cinese intende attuare per far tornare grande l'Inter
intervista pedullà

Il nuovo corso dell’Inter “made in China” partirà ufficialmente il 27 giugno, quando ci sarà il primo CdA con la nuova proprietà durante il quale verranno svelate le nuove nomine e le prossime strategie. La Gazzetta dello Sport di oggi prova a darcene un’anticipazione toccando i tre ambiti su cui prioritariamente il presidente Jindong dovrà intervenire: delega dei poteri, nuovi innesti e aumento dei ricavi:

POTERI – “I cinesi non sono certo sprovveduti e si muovono con grande rapidità. Anche perché in azione entrano diversi uomini, ciascuno con la propria competenza. Ecco perché Jun Ren, il braccio destro del boss Zhang Jindong, prossimo ad entrare nel nuovo Cda nerazzurro con Steven, il 25enne figlio del fondatore, già da tempo è in contatto con le migliori società di consulenza e di cacciatori di teste per individuare i profili migliori da inserire in società. Tempi e modalità di queste mosse non sono facili da capire, ma vale la pena ricordare che quando nel novembre 2013 fu Erick Thohir a subentrare a Massimo Moratti già nel Cda in cui si insediò il nuovo board il tycoon tolse i poteri di firma al presidente del Triplete e a Rinaldo Ghelfi per prenderli lui, insieme a Marco Fassone”.

INNESTI – “Difficile immaginare un terremoto nel management (ora le deleghe sono in mano a Thohir, Bolingbroke e Williamson), ma Suning già a fine mese potrebbe inserire un proprio uomo forte o anche solo una figura fidata ma di basso profilo che controllerà l’operato di tutti. Tre anni fa per esempio Thohir all’iniziò piazzò alla tesoreria tale Noor Romawibowo. Nessuno da fuori se ne accorse, ma tutte le carte e le spese dovevano tassativamente passare dall’«impiegato». Una volta che venisse cambiata la «testa» (la prossima settimana potrebbero emergere novità), non ci sarebbe grande fretta per le altre aree. Soprattutto per quel che riguarda il gestionale e il commerciale. In quella sportiva Suning è sempre in contatto con gli agenti europei già conosciuti tramite il Jiangsu e potrebbe imporre il proprio sì sulle operazioni più costose”.

RICAVI – “Visto che non si sarebbero i tempi tecnici per cambiare l’accordo sottoscritto 13 mesi fa con l’UEFA, si punterà innanzitutto sull’aumento dei ricavi. Altra operazione che Suning ha i mezzi per fare in fretta, attraverso sponsorizzazioni e e­commerce con cui invadere di merchandising Inter il mercato cinese. Poi c’è la strada legata allo stesso Jiangsu, che potrebbe acquistare quei giocatori dall’ingaggio pesante e fuori dal progetto tecnico nerazzurro, garantendo importanti plusvalenze. Sempre che questi accettino un pur remunerato cambio di vita. E questa è la sfida che attende il d.s. Piero Ausilio, impossibilitato a chiudere determinate operazioni se prima non sarà uscito qualcuno”.