16 Marzo 2016

Inter fuori dalla Champions? Arriva in soccorso la Superlega

Sempre alla ricerca di maggiori introiti, i più grossi club europei sarebbero sul punto di proporre all'UEFA il progetto di una Superlega a partire dal 2018
UEFA

L’accesso alla più prestigiosa competizione continentale è diventata, al giorno d’oggi, quasi più importante (e remunerativo) della vittoria nel campionato nazionale. Accedere alla fase a gironi della Champions League significa creare un distacco sia tecnico che economico coi rivali (vedi Rosenborg e Juventus) mentre fallirla può portare a degli imprevedibili ‘effetto domino’, come successo a Milan e Inter. Ma pare ci sia una soluzione già al vaglio dei maggiori club europei; infatti come scrive la Gazzetta dello Sport: “Il punto è questo. La Champions ha creato un sistema perverso che non ammette l’amletico “esserci o non esserci”, da qui la necessità di esserci sempre. Con la Superlega. Esigenze che si combinano contro il nemico comune: la Premier, finanziariamente la vera Superlega che sottrae investimenti alla Champions. Come cambiare? Nessun discorso ufficiale, ma il progetto è partito. Presto le idee saranno raccolte e discusse con l’Uefa e la maggioranza dei grandi club sarebbe contenta di “evolvere” il torneo in una nuova Champions”.

CHAMPIONS 2.0 – “Un’eventuale nuova Champions, a 32 o 48 club, prevede: più partite e milioni per i partecipanti; accesso più facile e ampio per i grandi, invece di playoff drammatici; meno “piccole”; probabilmente posti fissi per le “grandissime” in base ad albo d’oro e risultati recenti. Il calendario si ingrosserebbe, ma questa Champions conviverebbe coi campionati (meglio se a 16). Sempre gruppi ed eliminazione diretta. Oggi il torneo vale 1,6 miliardi l’anno: pochi, secondo Agnelli, rispetto ai 6-7 della Nfl. Ma quello è l’unico torneo sul mercato, qui il montepremi va diviso coi campionati nazionali, Europei e Mondiali. Il che apre un altro scenario terrificante che riguarda il futuro delle nazionali”.

PROGETTO SUPERLEGA – “Se l’evoluzione non riesce, allora sarà rivoluzione. Una Superlega con un gruppo fisso (Real, Barça, Atletico, Juve, Inter, Milan, United, Liverpool, Arsenal, Chelsea, Psg, Bayern, Porto, forse Ajax). Più una percentuale variabile di club inglesi, spagnoli, tedeschi, italiani e francesi, con accesso facilitato se ben piazzati in campionato. La cifra ideale sarebbe tra 16 e 24 squadre, campionato all’italiana e playoff. Ipotesi: 24 squadre, 2 gironi da 12 (quindi 22 partite di andata e ritorno), eliminazione diretta dagli ottavi (altre 7 partite). In totale, 29 gare. I campionati resterebbero, ma i grandi potrebbero schierare spesso squadre B. Teoria, al momento, ma non lontana dalla realtà che incombe”.