3 Novembre 2018

Inter-Genoa, Ivan Jurić: “Inter superiore al Milan”

Le parole e l'analisi sulla partita del tecnico rossoblù in conferenza stampa

Al fischio finale di Inter-Genoa 5-0 anche l’allenatore ospite Ivan Jurić si è presentato in sala stampa per rispondere ai giornalisti. Il tecnico balcanico ha condensato le motivazioni della sconfitta rossoblù in un unico assunto fondamentale: la stanchezza dei suoi giocatori. “Non c’era energia sufficiente tre partite in sei giorni“, ha commentato il mister genoano. “Se non hai energia mentale sufficiente per affrontare l’Inter può succedere di avere queste prestazioni scadenti… Anche se va detto che abbiamo regalato i due primi gol e anche gli ultimi due”, ha commentato Jurić.

Ci è mancato un approccio mentale solido“, ha poi proseguito l’allenatore croato. “Non posso fare drammi, comunque. Contro la Juventus e mercoledì contro il Milan abbiamo messo in campo delle grandi prestazioni mentre oggi non siamo veramente scesi in campo, ho notato piccole cose che denunciavano proprio l’assenza mentale dalla partita. Piątek fuori nel primo tempo? È uno che gioca sempre, secondo me ci voleva che non facesse di nuovo 95 minuti ma non avevamo tanta scelta nella sua posizione”, ha poi chiosato il tecnico rossoblù.

Avendo affrontato in rapidissima successione le due milanesi, il mister del Genoa ha fatto un paragone tra le due squadre: “Penso che l’Inter sia superiore al Milan ma secondo me anche noi, contro Milan, abbiamo giocato in un modo e contro l’Inter invece in un altro. Quest’anno l’Inter ha fatto tanti passi in avanti, ha tanta qualità, è una grande squadra con tanti giocatori, praticamente ha due squadre di alto livello. Ma la forza degli avversari non deve essere un alibi: dobbiamo essere consapevoli che stasera non siamo stati noi stessi. Comunque il mio rammarico maggiore è per com’è finita contro il Milan. L’adattamento del gruppo nuovo al mio gioco? Stiamo facendo grandissimi passi in avanti a ogni partita, tanto nella costruzione bassa quanto nell’aggressività in avanti. Sull’oggi non bisogna fare troppa attenzione perché non eravamo in noi”, ha poi concluso Jurić.