27 Aprile 2018

Spalletti: “Vogliamo fare qualcosa di meraviglioso. Giochiamo solo per noi, non per il Napoli. Prima di lottare per lo scudetto…”

Il tecnico nerazzurro incontrerà i giornalisti nella sala stampa del Centro Sportivo Suning

Sabato sera andrà in scena l’ennesima sfida tra Inter e Juventus, il Derby d’Italia. Sarà la partita numero 232 tra le due squadre: 103 vittorie Juve, 71 vittorie Inter e 57 pareggi, il bilancio della gara più attesa del weekend calcistico, che potrebbe decidere le sorti del campionato, vista la sconfitta dei bianconeri all’Allianz Stadium contro il Napoli e rilanciare i nerazzurri nella corsa alla Champions League.

Il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti ha prima risposto alle domande poste dai tifosi attraverso la pagina Facebook ufficiale dell’Inter e poi ha incontrato i giornalisti presenti:

Mi aspetto una prestazione di livello, abbiamo la possibilità di regalare qualcosa di meraviglioso ai nostri tifosi. Questa stagione abbiamo lasciato dei punti per strada, ma abbiamo imparato a conoscerci meglio e a sistemare dei problemi riguardanti la nostra crescita, quindi abbiamo raggiunto un buon livello. Adesso bisogna stare attenti, non bisogna andare a creare confusione sul nostro obiettivo, ci interessano i tre punti per raggiungere la Champions, non i tre punti in meno per la Juventus. Sarà bellissimo vedere lo stadio sciarpato di nerazzurro; i nostri tifosi sono a punteggio pieno

ORSATO – “I nostri arbitri hanno dimostrato di avere qualità, hanno fatto vedere che studiano soluzioni nuove per migliorare il calcio, quindi non vedo dove sia il problema. Inoltre la Juve ha vinto quasi sempre in questi sei anni, quindi le statistiche degli arbitri non sono molto diverse con loro”.

PRESSIONI – “Ci metterei la firma per andare a giocarmi l’ultima partita con la possibilità di giocare la qualificazione alla Champions. Dover giocare con la Lazio nell’ultima giornata non è assolutamente un peso, sappiamo che possiamo giocarci qualcosa di grandioso come il ritorno in Champions e rimettere le cose a posto per quanto riguarda la storia di questo club, per cui dobbiamo trovarci pronti”.

SALAH –L’ho toccato con mano, quindi conosco la qualità che può esibire in una partita di calcio. Fa tutto con facilità, ma va aggiunto sicuramente il lavoro di Klopp, perché io ho tentato di convincerlo ad accentrarsi ma lui preferiva sempre le vie esterne. Ora si è reso conto di quale deve essere la sua posizione di partenza e ne ha tratto grandissimo beneficio. Ha ancora margini per migliorare, perché è un ragazzo bravo e disposto a mettere in gioco tutto se stesso per l’obiettivo della squadra”.

ASPETTATIVE –Mi aspetto una prova importante; chi pensa di nascondersi in gare del genere viene subito stanato, perché questo sono gare in cui bisogna prendersi le responsabilità e provare a fare la differenza. Dice il saggio del calcio che prima della giocata illuminante bisogna correre e vincere i contrasti e dopo la giocata illuminante bisogna correre e vincere i contrasti. Poi contro abbiamo la Juventus… Alcune volte non siamo riusciti a mantenere la continuità ma il tentativo lo abbiamo sempre fatto. Se riesci a giocare più tempo nella metà campo avversaria diventa tutto più semplice, come l’episodio di un tiro in porta e una punizione, ma allo stesso tempo bisogna sapere riconoscere il momento in cui si deve fare la fuga, perché questa Juve ha molti calciatori che sanno ribaltare l’azione e quindi sanno comportarsi bene anche quando vengono aggrediti. È una squadra che sa adattarsi a tutto, Allegri inoltre è uno bravissimo nel mettere al centro del suo gioco la condizione tecnica e la qualità del calciatore, trovandogli le condizioni corrette per migliorare il suo talento. Non condiziona i calciatori rispetto a quello che deve essere il suo modulo tattico ma sa mixare bene le caratteristiche dei calciatori per farli giocare insieme, oltre a essere quello più bravo a leggere le gare”

ANDATA – “Il girone di andata non è stato sopra le nostre possibilità, i risultati che abbiamo fatto nessuno ce li ha regalati, sono frutto dell’impegno e del lavoro, a prescindere dalle nostre potenzialità. In determinate partite qualche rimpianto c’è, ma alcune le abbiamo anche portate a casa grazie a episodi. Adesso abbiamo imparato ad avere più equilibrio ed è questo che rappresenta la nostra crescita: siamo più solidi anche per questo motivo”.

FASE OFFENSIVA – “Si prova sempre ad allungare l’elastico finché c’è possibilità di allungarlo. La possibilità di poter fare qualcosa di più sotto l’aspetto dei gol fatti c’era, anche se ora siamo migliorati nelle ultime settimane. Ora si sono create le condizioni per andare avanti. Questi sono i momenti belli del calcio; questa settimana abbiamo detto che i calciatori di personalità vivono intensamente questi giorni qui, non si crea la tensione a seconda del risultato, io penso solo a ciò che posso realizzare di veramente importante. Sono felicissimo di essere nell’attesa di confrontarmi con la Juve”.

PAREGGIO – “Il pareggio non è vero che non serve a niente; serve, vale un punto, ma entrambe le squadre giocano per vincerla”.

DEBITO COL NAPOLI –A me interessano solo gli eventuali tre punti derivanti dalla nostra vittoria e non i tre punti tolti alla Juventus. Il + 3 nostro è più importante del -3 loro”.

STAGIONE –In fondo resteranno il viaggio e i viaggiatori e racconteremo quel che è stato. Può darsi che sarà una bella storia anche se non arriva l’obiettivo. Non mi servo nè bravo quando vinco nè coglione quando perdo perché ho lavorato prima di fare l’allenatore, ho allenato i bambini, ho allenato i grandi, prima o poi smetterò ma mi troverò bene dove sono stato e sarò sicuro di essermi impegnato in qualsiasi contesto”. 

CONTESTAZIONE TIFOSI JUVE –Questa è un po’ un’esasperazione tutta italiana, anche se credo che siamo in una fase di miglioramento. Il nostro calcio è un patrimonio che va difeso, chi lo vive direttamente, non solo noi ma anche i giornalisti che lo raccontano, devono capire che all’estero ci osservano. Loro pensano che chi fa bene in Italia può rendere al meglio da tutte le parti e credo proprio che abbiano ragione. Quando si ha a che fare con un italiano, in qualsiasi settore, questo viene sempre rispettato, perché abbiamo molte soluzioni e talento. Questo sport è bello e quindi bisogna lavorarci perché dobbiamo capire che siamo sotto osservazione. È vero che nel calcio ci sono esagerazioni ma è un movimento potentissimo, che da possibilità di lavoro a parecchie persone, questo va sottolineato”.

MIGLIORI DIFESE CONTRO –Non so se conta più la difesa o l’attacco, sono convinto che conti un po’ tutto. Le squadra hanno gli attrezzi per scardinare la forza avversaria, per cui ci vuole, anche per una buona difesa, il supporto del reparto offensivo, che deve far partire azioni oppure non far arrivare palloni facili per gli avversari, non facendoli costruire più di tanto, altrimenti diventerebbe un carico troppo pesante per la difesa”.

CENTROCAMPO – “Ci sono stati momenti della mia carriera in cui ho avuto difficoltà, ma poi ho sempre trovato la soluzione, perché i centrocampisti hanno sempre le caratteristiche per adattarsi. Poi ovviamente mancano i gol o le giocate del trequartista, ma hanno molte delle qualità richieste. Il centrocampista è un bel ruolo, infatti io ero centrocampista”.

VINCERE NON È IMPORTANTE MA È L’UNICA COSA CHE CONTA –Preferisco non rispondere. Non vado a giudicare questo discorso, mi interessano altre cose”.

PROSSIMA STAGIONE –Al momento pensare allo Scudetto è complicato. I nostri tifosi viaggiano a punteggio pieno per quanto riguarda la presenza, l’affetto e anche per la critica, fatta in maniera costruttiva dopo la sconfitta con il Genoa, anche se è stata riportata in maniera errata. Non so in fondo cosa pensino o cosa si aspettano dall’anno prossimo, però ci sono delle differenze sostanziali: la Juve lavora a questo progetto da tanti anni, così come il Napoli, che lavora con lo stesso allenatore da molto tempo e ha avuto l’opportunità di creare una mentalità e un modo di stare in campo che viene riconosciuto in tutti il mondo. Quello che è fondamentale è non ripartire da zero; credo che quest’anno non succederà, poi ci sarà da lavorare per il programma futuro e comunicare con chiarezza quelli che sono gli obiettivi, altrimenti si corre il rischio di illudere i tifosi promettendo cose impossibili. Prima di lottare per lo scudetto ci sono molte cose da mettere a posto”.

STRUTTURA FISICA – “La Juventus è costruita in maniera imponente anche se noi non siamo messi male. A noi manca qualche gol da calcio diretto, sotto questo profilo loro hanno delle soluzioni in più perché hanno degli specialisti. Noi ci stiamo lavorando ma non abbiamo ancora l’occasione di esibirci con continuità sotto questo aspetto”.

FIDUCIA –La squadra crede di poter vincere, si è costruita questa opportunità anche nelle partite precedente. Il tutto nasce anche dai risultati degli ultimi tempi; questa settimana abbiamo fatto allenamenti veri e non partite a calcio balilla”.

 

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