9 Ottobre 2015

Parla Mourinho: “Facevo allenare l’Inter in 11 contro 10, su Sneijder, Zanetti e Materazzi…”

In occasione di un libro fotografico che ha raccolto le migliori immagini della carriera di Josè Mourinho, non potevano mancare quelle inerenti la sua avventura all’Inter con cui ha conquistato lo storico Triplete, e la fotografia scelta è quella ormai famosa che lo ritrae con i polsi incrociati a mimare le manette protestando contro l’arbitraggio di Paolo Tagliavento in un […]

In occasione di un libro fotografico che ha raccolto le migliori immagini della carriera di Josè Mourinho, non potevano mancare quelle inerenti la sua avventura all’Inter con cui ha conquistato lo storico Triplete, e la fotografia scelta è quella ormai famosa che lo ritrae con i polsi incrociati a mimare le manette protestando contro l’arbitraggio di Paolo Tagliavento in un Inter-Sampdoria.

Commenta così quella stagione all’insegna degli sfavori arbitrali lo stesso allenatore portoghese ai microfoni di Globoesporte: “Quanto più ci concentravamo sulla Champions League, quante più difficoltà incontravamo in campionato. Abbiamo patito alcune sconfitte, c’era una Roma molto forte, ma ho avuto sempre la sensazione che gli arbitri facessero contro di noi errori a catena. Ad un certo punto ho iniziato ad allenare la squadra a giocare in 10 contro 11, per essere pronti nel caso in cui avessimo perso un uomo per espulsione. Ma mi sono dimenticato di fare gli allenamenti in 9 contro 11, come contro la Sampdoria quando furono espulsi due dei nostri”  ha raccontato con una punta di sarcasmo.

Poi Mourinho è passato ad elogiare i suoi ex giocatori, in particolare Wesley Sneijder, Javier Zanetti e Marco Materazzi“L’olandese è stato un dieci speciale; Zanetti è stato il mio capitano e gente come Materazzi fa la storia dell’Inter“.
Infine, la chiosa è dedicata a se stesso che si descrive così: “Sono capace di sorridere di fronte a una sconfitta, perché voglio che arrivi la prossima partita. La reazione fa di me un uomo migliore, perché so che una sconfitta rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo di vittorie“.