23 Ottobre 2017

Inter-Sampdoria oltre il campo: da Icardi a Skriniar, quanti affari tra i due club nel nuovo millennio

Con l'avvento degli anni 2000 le operazioni tra le due società sono state molteplici. Ed i nerazzurri hanno gioito in molte occasioni

Tra chi sogna l’ingresso in Champions League e chi sogna d’essere i guastafeste per le ambizioni delle grandi: domani sera a San Siro andrà in scena Inter-Sampdoria, partita che mette contro le due rivelazioni di questo avvio di Serie A. Cose di campo, certamente. Ma non solo. Dall’inizio degli anni 2000 le due società hanno collaborato più volte anche in sede di mercato, portando in dote moltissimi giocatori davvero interessanti ad entrambe le formazioni.

2010/11 – Incomincia da qui il viaggio negli affari tra i nerazzurri ed i blucerchiati: il primo della lista è Luca Castellazzi, che da Genova arriva a Milano a parametro zero nell’estate in cui l’Inter si imponeva di porre le basi per quello che sarebbe dovuto essere il continuo del dominio nerazzurro, ma che con il passare del tempo si rivelò come l’inizio di un periodo piuttosto complicato. Percorso inverso attenderà invece Jonathan Biabiany, che con l’esonero di Rafa Benitez perde la maglia da titolare e decide di accasarsi alla Samp nel mercato invernale per 7 milioni di euro. A calamitare l’attenzione su di sé è però il passaggio all’Inter di Giampaolo Pazzini, avvenuto sempre nel gennaio del 2011: l’attaccante azzurro è sul piede di partenza dopo che i genovesi (che iniziarono la stagione con un preliminare di Champions) collezionano prestazioni tutt’altro che incoraggianti. E da Milano arrivano ben 18 milioni di motivi per lasciare partire “Il Pazzo”. All’esordio con la maglia nerazzurra Pazzini ribaltò praticamente da solo il match contro il Palermo, peccato solo che dalla stagione successiva la sue prestazioni andarono calando.

2011/12 – L’Inter pesca di nuovo in casa blucerchiata nel mercato estivo: questa volta il nome è quello di Andrea Poli, promettentissimo centrocampista italiano a cui la Serie B sembra andare troppo stretta. Prestito oneroso con la speranza univoca che il diritto di riscatto si trasformi in una formalità, che rimane invece un miraggio, perché l’esperienza in nerazzurro dura solamente una stagione. Nel gennaio 2012 un altro centrocampista arriva a Milano da Genova, è Angelo Palombo. Anche per lui pochissima fortuna con i colori della Beneamata (solo 3 presenze in 6 mesi) e ritorno alla Samp inevitabile.

2013/14 – Massimo Moratti piazza probabilmente l’ultimo vero colpaccio della sua gestione nell’estate 2013, portando a termine l’accordo trovato qualche mese prima con la Sampdoria. Il nome dirà sicuramente qualcosa a tutti i tifosi: Mauro Icardi. Professione? Goleador. Gonfiare la rete per lui è uno stile di vita, non un lavoro. L’Inter sborsa 13 milioni di euro per accaparrarsi quello che è sicuramente uno dei migliori prospetti della Serie A, anticipando la concorrenza proprio dei bianconeri e del Napoli. Il resto è storia dei nostri giorni…

2014/15 – Da Milano partono due regali verso Genova. Si tratta di Alfred Duncan e di Matias Silvestre: entrambi in nerazzurro sembrano oggetti misteriosi, e specialmente il secondo non tiene fede alle aspettative sul suo conto. Ecco perché l’Inter decide di girare in prestito entrambi i calciatori, che alla Samp trovano nuovi stimoli. A giugno 2015 entrambi firmano un contratto definitivo con i blucherchiati: il centrocampista viene riscattato per 2,6 milioni, mentre il difensore si accorda dopo la fine del contratto con l’Inter. A gennaio dello stesso anno però a far scalpore è la cessione del talento nerazzurro Federico Bonazzoli alla squadra ligure per 4,5 milioni di euro (il calciatore rimarrà a Milano fino al termine della stagione). “Scottatura” evitata: fino ad ora il talento scuola Inter non è ancora riuscito ad esprimere al meglio le sue qualità.

2015/16 – Il mese di gennaio del 2016 è il periodo con il più alto tasso di contatti tra le due società. L’Inter ad inizio mercato invernale “parcheggia” l’esterno brasiliano Dodò alla Sampdoria con la formula del prestito (che verrà rinnovato, con scadenza biennale, a fine stagione), e col passare dei giorni si delinea anche l’operazione Ranocchia, che saluta Milano per accasarsi alla Samp con la stessa modalità del suo compagno. Per due che lasciano, ce n’è uno che arriva: Mancini chiede a più riprese l’acquisto di un’altra punta, ed ecco che Eder, fino ad allora uno dei migliori giocatori in quel campionato, approda a Milano in prestito oneroso, che diventerà poi un trasferimento definitivo nell’estate dello stesso anno per un’operazione da 12 milioni di euro complessivi.

2017/18 – Le ambizioni del gruppo Suning sono enormi, sia per quanto riguarda il campo che per il mercato. Prima però c’è da dare la sistemata finale al bilancio. Ecco perché Inter e Samp compiono un’operazione che  sembra più un’opera d’arte: Milan Skriniar arriva a Milano per 23 milioni di euro tra l’enorme scetticismo di tifosi e critica, mentre Gianluca Caprari lascia il capoluogo lombardo per firmare con i liguri per 12 milioni. Paletti imposti dal Fair Play Finanziario rispettati e via all’epopea asiatica sul mercato? No, purtroppo. Il governo cinese blocca le uscite di capitali verso l’estero, ed ecco che in molti tifosi comincia ad aleggiare una sensazione mista tra stupore e sconforto. A dare fiducia all’ambiente però ci sono i risultati nelle prime 8 giornate di campionato e l’enorme lavoro svolto dal centrale difensivo proveniente dalla Slovacchia: Milan Skriniar si è preso l’Inter in meno di 3 mesi. Con la speranza che domani, contro la sua ex squadra, non sia solo una partita, ma la definitiva prova di strapotere fisico e tattico.

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