17 Gennaio 2019

Inter-Sassuolo a porte chiuse, il Movimento Consumatori diffida l’Inter a rimborsare i “tifosi sani”

Per la prima giornata di campionato, San Siro aprirà le porte a soli 10 mila bambini

La decisone di far giocare Inter-Sassuolo a porte chiuse ha fatto discutere e in termini di razzismo e ordine pubblico lascia il tempo che trova. Negare l’accesso al Meazza a chi vuole godersi due ore di sport nella maniera più sana e genuina che si possa essere è stata una mossa facilmente accettabile. Prenderne atto è il minimo. La società non ha potuto opporsi in nessun modo e dopo Inter-Benevento, lo stadio vivrà un’altra giornata di silenzio. Il buon senso ha reso possibile che non tutti i cancelli rimanessero chiusi, visto la presenza di 10 mila bambini per la partita di sabato sera.

La decisione di giocare a porte chiuse non è andata già al Movimento Consumatori, che ha deciso di diffidare l’Inter. I motivi e le azioni intraprese sono state spiegate nel dettaglio nel seguente comunicato: “In caso di mancata risposta da parte della Società, MC avvierà un’azione collettiva davanti al tribunale di Milano. A seguito dei cori razzisti contro il giocatore Koulibaly del Napoli e degli scontri fuori dallo stadio del 26 dicembre scorso, 37 mila abbonati dell’Inter non potranno assistere alla partita Inter-Sassuolo di sabato e gli abbonati alla curva nord alla partita Inter – Bologna del 3 febbraio prossimo. Movimento Consumatori, già all’inizio della stagione, ha contestato a FC Internazionale la vessatorietà e l’illegittimità della clausola del contratto di abbonamento che prevede l’esclusione di un rimborso per gli abbonati in caso di chiusura dello stadio o di settore per fatti e/o eventi non dipendenti da responsabilità diretta della Società. Oggi l’associazione, al fine di evitare che la clausola venga applicata in caso di richieste di rimborso da parte degli abbonati che non si sono resi responsabili di comportamenti antisportivi e che non potranno assistere alle prossime partite, ha inviato una nuova diffida all’Inter per chiedere di non applicare la clausola che dovrà essere eliminata dalle condizioni di abbonamento.

“Riteniamo che l’Internazionale – afferma Marco Gagliardi dell’ufficio legale di Movimento Consumatori – debba proteggere la parte sana della tifoseria e, nel rispetto di quanto previsto dal Codice del consumo, rimborsare coloro che non hanno colpe. E’ una richiesta che stiamo rivolgendo, in alcuni casi con successo, a tutti i club di serie A”. In caso di mancata risposta da parte della Società alla diffida, MC avvierà un’azione collettiva davanti al tribunale di Milano.
Per informazioni e mandare richieste di rimborso si può scrivere a [email protected] o telefonare allo 02 80583136.