22 Aprile 2015

Juan Jesus: “Non cambierei l’Inter per niente. Critiche? Mi servono per migliorare”

Dopo le conferenze stampa della scorsa settimana di Medel, Shaqiri e Ranocchia, questa settimana tocca a Juan Jesus, che ha risposto alle domande dei giornalisti presenti al centro sportivo “Angelo Moratti“: “Il pubblico dà una grossa mano, quando sono entrato al derby mi è venuta la pelle d’oca. Da bambino tutti vogliono giocare in stadi così. E’ stata una bolgia, peccato per il risultato, ma complimenti ai tifosi” – spiega Jesus, che poi parla di Europa – “Finchè c’è la matematica, ci speriamo. Peccato perchè anche la Fiorentina ha perso ed era una buona occazione per avvicinarci. Ora abbiamo ancora 7 partite e speriamo di fare più punti possibile“.

Il difensore brasiliano parla anche del suo ruolo: “Penso di essere migliorato, spesso guardo le statistiche. Da esterno devo sia difendere che attaccare. Ho fatto un mese un po’ così così e sono il primo ad ammetterlo, ma credo di essere migliorato. Non so se tornerò da centrale più forte, oppure resterò terzino. Faccio quello che mi chiede Mancini nel migliore dei modi. Mi trovo meglio da centrale perchè lo faccio da sempre, ma ho anche la possibilitù di fare il terzino e lo faccio tranquillamente“.

Il numero 5 nerazzurro spende anche qualche parola per il suo compagno di reparto, Andrea Ranocchia: “Difficile spiegare perchè singolarmente siamo forti e in coppia di meno. Siamo anche amici e le nostre moglio escono insieme. Quando c’era Stramaccioni ho fatto tante buone partite con Andrea, forse è un anno particolare e noi siamo i bersagli. Le critiche le accetto e mi servono per migliorare, ma mi dà fastidio quando vedono cose che non ci sono“.

Si passa, poi a parlare del momento della Roma: “Pensavo che la Roma potesse puntare allo scudetto, ma noi dobbiamo approfittare del fatto che non sono più quelli di prima” – ammette Juan Jesus, che poi spiega in cosa è migliorato all’Inter – “Ho preso un po’ di conoscenza ed esperienza del calcio italiano. Ho fatto degli errori, ma ho 23 anni e tutti possono sbagliare. Devo stare attento e concentrato, lavoro per questo e penso si sia visto nelle ultime tre gare“. Prossima stagione? “Dobbiamo trovare continuità, abbiamo alternato partite buone e meno buone e non era un problema di tecnica o tattica, ma di testa. Prendiamo esempio da quest’anno e diamo il 100% in ogni gara“.

Problemi personali? “Sono un argomento chiuso, ora è tutto passato. Siamo umani e capitano momenti così. Ho cercato di lavorare e ho superato il momento. Il mio punto debole in quel momento era la testa, perchè non ero concentrato e non potevo fare nulla“. In conclusione, una battuta sul prossimo anno: “Voglio migliorare sempre. Il primo anno è stata una novità per tutti, ho giocato bene e mi sono confermato. Poi è sempre più difficile dimostrare il proprio valore. Devo continuare a fare il massimo per creare fiducia. Non ho mai letto il mio nome sul mercato, anche perchè qui mi sento a casa e non cambierei l’Inter per niente. Sono un giocatore dell’Inter per i prossimi 5 anni“.

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