19 Settembre 2015

Leonardo: “Moratti lo adoro. Thohir ha capito la realtà dell’Inter…”

Ancora una volta Leonardo, ex allenatore nerazzurro, torna a parlare di Inter, Milan e tanto altro, in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport: “Thohir ha cercato di capire la realtà in cui si muoveva, ha studiato la nuova situazione e ha provveduto agli investimenti. Moratti è stato coraggioso a cedere la maggioranza per […]
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Ancora una volta Leonardo, ex allenatore nerazzurro, torna a parlare di Inter, Milan e tanto altro, in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport: “Thohir ha cercato di capire la realtà in cui si muoveva, ha studiato la nuova situazione e ha provveduto agli investimenti. Moratti è stato coraggioso a cedere la maggioranza per dare qualcosa in più all’Inter. Berlusconi, invece, si è dimostrato intelligente aprendo a nuovi partner che abbiano nuove risorse. Se ha acconsentito ad un’operazione del genere condividerà tutte le decisioni“.

Leonardo parla anche del suo rapporto con Berlusconi: “Con lui ricordo solo le cose belle. Il distacco è stato sofferto, ma voglio soffermarmi sugli aspetti positivi di 14 anni al Milan e non alla mia difficoltà di convinvenza con Berlusconi. Non mi pento di ciò che ho detto in passato e se succedesse ora direi di nuovo le stesse cose, ma quel capitolo è chiuso” – ha ammesso, parlando poi di Mihajlovic – “Mihajlovic resisterà?Io ho sempre avuto libertà di comunicazione, sono andato via perchè si era creata una situazione che non mi permetteva più di andare avanti“.

Nel derby si è vista una crescita da parte di entrambe. Hanno dato segnali di risveglio ma non devono convivere con l’obbligo di lottare per il titolo. La Roma è la squadra più completa e con più qualità. La Juve sarà ancora una candidata per lo scudetto”. Leonardo si sofferma anche a parlare di singoli: Ibra è una realtà assoluta, Balotelli no, anche se lo stimo. Per me Ibra è sul piano di Ronaldo e Messi“.

Un viaggio tra i ricordi che ha lavorato con tre presidenti: “Con Al Khelaifi c’era complicità, condividemmo la nascita di un progetto grande e ambizioso. Con Moratti c’è rispetto e ammirazione. C’è sempre stato un rapporto di stima, anche quando lavoravo al Milan. Moratti lo adoro. Berlusconi è un precursore. Un ritorno all’Inter? Non credo che oggi abbia bisogno di me“.

In conclusione, Leonardo parla anche di futuro: “Nel periodo seguito alla squalifica quando ero dirigente al PSG mi sono dedicato alla famiglia e ho approfittato per studiare il calcio in altri Paesi. Ora mi sto dedicando ad un corso intensivo di tedesco. La Bundesliga mi incuriosisce e mi affascina. Dopo la carica dirigenziale al Milan e al PSG non mi vedo solo come tecnico. Chi mi vorrà sa che posso ricoprire un ruolo a 360 gradi“.