13 Aprile 2015

Moratti: “Mou-Mancio? Mi è andata bene. Non riprendo l’Inter. L’Italia…”

Massimo Moratti è sempre stato legato all’Inter e lo sarà per sempre. Negli ultimi giorni, infatti, è girata la voce di un possibile ritorno in società e anche di questo, l’ex presidente nerazzurro, ha parlato a Leo Turrini del quotidiano QN: “Quando vende un’azienda può anche ricomprarla, così come fece Barilla, ma io non sto per ricomprare l’Inter” – ha affermato Moratti che ha anche espresso la sua opinione su Mourinho e Mancini – “Per un leader è importante avere certi collaboratori e io ne ho avuto le prove con Mourinho e con Mancini. Con Mou facevamo una grande coppia, lui ci metteva l’estro, il rispetto per l’azienda e per l’organizzazione societaria. Era scrupoloso e attento alle esigenze del club. Si vince tutti insieme, non c’è un merito al singolo. Mou era perfetto, con uno sguardo ci si capiva, ci metteva carisma e competenza e io gli avevo messo a disposizione grandi giocatori. Anche con Mancini mi è andata bene come con Mou e infatti, quando sono andato a prendere Josè mi hanno dato del pazzo“.

Il nostro Paese non deve spaventarsi di fronte a investitori stranieri. Sono delle cose positive delle quali dovremmo essere fieri. Il mondo ormai è cambiato e se una Nazione è capace di attrarre investitori, è una cosa buona” – ammette l’ex presidente nerazzurro, che parla anche della questione Pirelli e degli investitori cinesi – “Cuore e cervello rimarranno in Italia e non è poco. In economia come nel calcio ci sono i cicli e le cose cambiano. Ho fiducia perchè ci sono segnali incoraggianti“.

Per Massimo Moratti anche qualche battuta sulla politica e su Renzi: “Mi piace che sia consapevole delle urgenze degli italiani, questo è un sentimento comune alla popolazione. C’è da fare una maratona perchè non è facile governare questo Paese. Chi è a capo di un’organizzazione deve saper scegliere i suoi collaboratori. Secondo me a volte fa scelte solo perchè crede di essere circondato da persone che gli vanno contro. Anche Berlusconi era un solo uomo al comando. Renzi non è il figlioccio di Berlusconi, sono diversi e hanno origini diversi. Renzi è anche giovane e il suo salto generazionale non deve spaventare

Ultima battuta sulla Juve e sulla possibilità della squadra piemontese di vincere la Champions League: “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere“.

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