28 Maggio 2016

Zanetti: “All’Inter vogliamo tornare a giocare a Champions. Simeone…”

Javier Zanetti ha rilasciato una lunga intervista dove ha parlato di mercato e della sua lunga avventura all'Inter.
intervista zanetti

Javier Zanetti ha rilasciato una lunga intervista a Marca dove ha parlato delle sue esperienze e del mercato, ma anche di tanto altro: “Senza sacrificio non si ottiene nulla. Con esperienze di questo tipo si capisce cos’è la cultura del lavoro e il rispetto per la professione del calciatore. Il calcio è una filosofia di vita, ma questo atteggiamento l’ho visto anche in gente come Cordoba e Samuel, che si è ritirato qualche giorno fa. Per me tutto quello fatto in questi anni non è stato un sacrificio, perchè ho sempre sognato di giocare a calcio. Ho avuto la fortuna di ricevere una buona educazione e di studiare, così ho preso tutto questo per realizzare un sogno. E’ una condotta“.

Questa professione ti regala sensazioni uniche, ma al tempo stesso richiede grande responsabilità. Noi che abbiamo giocato in grandi club lo capiamo perchè sei sempre sotto pressione, anche se Mascherano è stato sempre bravissimo nel reggerla. Io mi godevo di più la settimana prima del match, condividendo dei momenti con i miei compagni. Sapevo che se mi fossi allenato bene, mi sarei avvicinato molto a quello che poi avrei ottenuto in gara. I principali valori del calcio mi sono stati insegnati da Bielsa, uno che ti faceva migliorare sempre, tirava fuori il meglio di te, per questo valorizzarlo in base ai risultati ottenuti mi sembra un errore. Di Mourinho mi è sempre piaciuto il suo concetto di responsabilità, è unico, intelligente, oltre che un vincente. Lo United aveva bisogno di uno come lui, anche se ritengo quanto fatto da Ferguson ineguagliabile“.

Il Cholo era un allenatore già quando giocava. Per esempio non ho mai sentito di voler rimanere in campo se non come calciatore, le sue squadre giocano come giocava lui. Sa che il Real ha delle individualità che ti possono far vincere in qualunque momento, ma l’Atletico non dà mai nulla per perso. Ci credono sempre fino all’ultimo. Zidane sta dimostrando di essere molto intelligente. Se in così poco tempo è arrivato a giocarsi una finale di Champions e non ha vinto la Liga per un punto è perchè unisce la qualità di quando era calciatore alle competenze dal allenatore. Era uno dei calciatori che mi faceva soffrire di più quando si trattava di marcarlo, era difficile sottrargli il pallone. In una finale di Champions non ci sono favoriti, ancora meno in un Clasico. Si giocherà sui dettagli individuali. Il Real Madrid è più abituato a giocare partite di questo tipo, però questa è la grande opportunità per l’Atletico. Arrivare due volte alla finale in tre anni la dice lunga su Simeone e sui suoi giocatori, ma anche su come stiano facendo bene le cose all’interno del club“.

L’Atletico è una squadra molto intelligente e ha bene in mente come giocare. Sa quando attaccare e quando difendere in blocco. Penso che all’inizio della partita ci saranno pochi spazi visto che le due squadre si conoscono bene. sarà un avvio di studio da entrambe le parti, poi ci sarà spazio per le individualità. All’Inter vogliamo tornare a giocare la Champions e per questo abbiamo Mancini che sta facendo un ottimo lavoro. Simeone all’Atletico si trova a suo agio, qui ha lasciato tanti ricordi e prova affetto per il nostro club e in futuro non si può sapere cosa accadrà, ma adesso bisogna rispettare Mancini“.

Mascherano lo vedo in qualunque squadra, sa adattarsi a tutto. E’ il calciatore che tutti vorrebbero avere. Si è già espresso a grandi livelli in Inghilterra e lo vedo bene ovunque. E’ sempre stato un esempio da seguire per quello che trasmette, è un gran capitano. Anche Messi è un esempio per quello che mette in ogni partita, vuole esserci sempre e va impegnato, quando sento che si discute uno come lui vado fuori di testa. E’ una soddisfazione vederlo continuare a fare quello che fa in campo. Ho avuto l’onore di giocare con lui in Nazionale. Banega lo abbiamo ingaggiato per le sua personalità e qualità, alza il livello della squadra intera. Il suo profilo è quello che vogliamo per riportare l’Inter dove deve stare. Il nostro punto di partenza è la qualificazione in Europa League. Per la questione del Fair Play Finanziario dobbiamo prima vendere. Non posso dire chi tiferà in finale ma si può immaginare. Spero solo sia una grande finale per la storia e l’Atletico merita di esserci“.